Il dato paradossale del dibattito sulla Rai è che quasi tutti, pro o contro la cesoia di Renzi, difendono o attaccano non già la Rai, ma la loro parte di Rai.
Giornalisti di Skytg24 che irridono quelli di Rainews perché lamentavano la carenza di mezzi (c’era, drammatica). O li perculano perché naviga(va)no nell’oro e facevano in quattro il lavoro che loro, gli unti da Murdoch, facevano da soli. Eroici.
Colleghi autori Rai eletta schiera che irridono (pure loro) i giornalisti sottolineando che il vero problema dell’azienda non sono gli stipendi importanti o gli appalti esterni – vero, in larga parte – ma i troppi assunti nelle sedi regionali, che in realtà sono cattedrali nel deserto soprattutto per colpa di chi le ha ridotte così.
Onorevoli soprattutto piddini che dopo aver piazzato tizio, caio e sempronio in tutti i ruoli, a manetta, dal Cda alla truccatrice, spiegano come i 150 milioni di taglio e la svendita di Raiway (l’argenteria di casa: dopo quella c’è la chiusura) siano un giusto freno agli sprechi e agli sperperi.
Lo dirò in francese: cazzate.
Cazzate di complemento, per la precisione.
Di sostegno a un tizio, Renzi, che di Rai non capisce un tubo. Ma sa molto di marketing. E sa che i giornalisti (anche quelli bravi: non importa, è tutto un calderone), sono ormai percepiti da una larga fetta del Paese come un impaccio verso la verità. Figurarsi poi se ricevono uno stipendio pubblico, perché ciò che è pubblico è melma. Spariamo nel mucchio, creiamo consenso. L’ha detto lui: “Avessero fatto sciopero prima del voto, avrei preso il 42 per cento”.
Quello che Renzi non sa, quel che non sanno i fieri evasori del canone, è che al di là dei millanta difetti del carrozzone Rai, dei fancazzisti che ci sono come in qualunque altra azienda anche privata (ma quanto è rassicurante pensare che il cialtrone sia sempre altro da sé, signora mia), al di là dei mille rilievi giusti che si possono fare alla Rai intesa come insieme indistinto, poi ci sono le facce.
Le facce che conosco io, da quando ho avuto l’onore di collaborare da esterno con l’azienda che era nei miei sogni di bambino, sono le produttrici esecutive da 1200 euro al mese che non dovrebbero, ma montano e staccano cartelloni per le esterne, lavorano al sabato e alla domenica senza prendere straordinari, coprono i ruoli delle figure che sono state cassate o che non sono in grado di fare il loro lavoro.
Le facce dei redattori o dei programmisti che vivono di contratti a termine. Per anni.
Il personale di studio che sopporta le mattane di autori, conduttori, registi, e fa comunque i miracoli per andare in onda.
Le mille professionalità umiliate (quelle sì) dalla politica che pospone le loro carriere a favore di qualcuno di più ligio alle logiche di questo o quel partito.
L’impegno, la passione, l’abnegazione di chi negli anni ha visto ciò che gli stava intorno depauperarsi in termini di credibilità, efficienza, qualità, proprio e soprattutto grazie a quel potere che ora chiede loro il conto.
Saranno queste figure, che hanno un volto, un nome, un conto corrente, un mutuo da pagare, a scontare il favore a Mediaset che si sta per fare, tra gli applausi di tutti, la spending review che agisce orizzontalmente e che, anche solo annunciata, ha già provocato tagli a capocchia.
La verità è che serviva una realtà impopolare cui prendere i famosi 80 euro (ora toccherà alle casse di previdenza autonome: sarà facile farle passare come privilegiate) e si è scelto di sparare al bersaglio grosso. Facile. Popolare.
Volete davvero fare un favore alla Rai?
Mettete due reti sul mercato anche internazionale, stando bene attenti mettere alcune clausole inviolabili in tema di servizio pubblico, di equilibri culturali, ma anche di condivisione degli introiti pubblicitari. Piazzate al vertice della rete superstite e delle reti digitali qualcuno di provata capacità e senza il minimo legame con la politica, che possa pronunciare con un minimo di autorevolezza le parole “meritocrazia” e “tagli”.
Dategli mandato di creare la Bbc.
Poi sparite. Manco più una telefonata. Manco più una comparsata a Porta a porta. Manco più un servizio compiacente nei tg.
Disoccupate la Rai, invece di creare disoccupati ad minchiam.
E’ il solo modo che avete, che hai, Matteo di fare un favore non solo a chi ti vota, o a chi vorresti ti votasse, ma anche a questo cazzo di Paese.
E alla sua tv di Stato.
E mi scuso per la parola Stato.
…Amen.
Io ho paura di uno che dice “…avrei preso il 42%…” parlando in prima persona singolare: perché stiamo per dargli gli strumenti per passare dal condizionale all’indicativo raddoppiando quel numero…
E una volta forniti quegli strumenti, io non voglio aspettare altri 20 anni
State per assaggiare appena appena quello che tutti noi dipendenti dello stato subiamo già da anni NEL SILENZIO ASSORDANTE DEI GIORNALISTI DEL SERVIZIO PUBBLICO. (dei berluschini me ne frego e me lo aspetto) da decenni non svolgere più alcun servizio pubblico passate tranquillamente da un padrone all’altro, non vi ho visto fare nessuno sciopero durante le purghe berlusconiane ( i fratelli Guzzanti vi dicono niente?) Minzolini ha fatto quello. Che voleva compreso utilizzare i nostri soldi per i fatti suoi e ve lo diete ripreso ed ora guida la rivolta. PER LAVORO SO QUANTI MILIONI AVETE REGALATO ALLA VENTURA PER LE SUE OSCENITÀ. E alle Venier e ai Vespa etc etc etc ora guarda un po’ ritrovate la voce??? MA ANDATE A C….RE VA!!! Che c’entrano voi con la Bbc? quanto ai vostri precari sfruttati e sottopagati perché ve ne ricordate solo oggi? Finora quelli famosi di voi i visibili i presenzialisti non avevano nulla da dire in loro favore no? Meno soldi per loro più per voi! MI FATE ANCORA PIÙ SCHIFO!
sabina, fa’ una cosa. io questa te la lascio online per un po’. il tempo di riscriverla in italiano corrente, senza insulti e senza maiuscole a cazzo. se riesci ad argomentare civilmente, bene. sennò sparisce. un caro saluto
Magari Sabina ha ragione, io la lascerei così, poi il blog è tuo
magari sabina ha ragione, ma nel mio bar si parla come decido io. un abbraccio
Cancella o tieni caro non sono malata di protagonismo non sono snob non lavoro in Rai io lavoro in un grande ente pubblico che eroga servizi essenziali a milioni di persone dove il nostro lavoro è misurato mese per mese trimestre per trimestre dal 1985…esattamente come in una fabbrica e nessuno lo sa perché chi ha il compito di farlo sapere non lo dice…..è troppo impegnato a fare 10 trasmissioni a settimana che parlano di gossip calcio e fuga guadagno 1500 euro dopo 36 anni di lavoro se mi ammalò vado a lavorare perché mi tolgono parte dello stipendio grazie alla politica brunettiana acclamata a furor di popolo grazie alla vostra informazione sempre pendente dalla parte giusta! Il vostro capopopolo! Minzolini!!!! AH AH AH ah ti ci piazzo una bella risata tutta maiuscola e ora scandalizzati pure dolce educatissimo Luca! Ma me non mi incanti e per favore lascia perdere i precari sfruttati c’è li hai in casa da secoli….. Mia cugina è una di loro o lo è stata fino o poco tempo fa per 20 anni almeno è tu non mi pare te ne fregassi granché… O almeno non hai fatto nulla perché c’è ne accorgessimo
SAbina, il problema principale è che stai facendo di tutta un’erba, un fascio… noi dipendenti rai che lavoriamo con i precari, sappiamo benissimo come sono messi, hanno da sempre il nostro appoggio, e ci siamo battuti anche per loro, perché venissero creati i bacini, che ci permettessero di assumere entro un tempo ragionevole queste persone, che sono anni che lavorano con noi… ma che non hanno mai potuto permettersi di costruirsi un futuro.
Ora con il modo di pensare della gente al di fuori della rai, con la possibilità molto alta di dover restringere il perimetro aziendale, queste persone saranno le prime ad essere messe a casa. Anche grazie alla gente che sta fuori alla rai, che per colpa della disinformazione ci crede tutti papponi e super pagati (cavolo, siamo al 13 del mese, e senza spendere per extra, sono rimasto con soli 79 euro sul mio conto corrente, quindi andrò sicuramente in rosso entro il 27), il prossimo passo saremo noi ad essere messi a casa… ma questo non importa a nessuno. Tanto sicuramente i soliti “potenti” si salveranno il culo, come sempre, quando non ci sarà più una rai, e io mi troverò a dovermene andare all’estero per mantenere mia moglie e i miei figli ad un’età che non è più congeniale per queste avventure, loro sicuramente saranno salvaguardati da qualche potente politico, a cui hanno fatto il favore di renderci antipatici all’opinione pubblica.
Io non so che tipo di persona sei Sabina, ma se tu cercassi di fare il tuo dovere, di essere corretta e giusta, nei confronti della tua azienda, della tua famiglia e di te stesso, ma ci fosse qualcuno che continua a identificarti come un farabutto, un ladro, e chi più ne ha più ne metta… come pensi che ti sentiresti? Purtroppo TUTTI ci state trattando in questo modo, noi dipendenti dei titoli di coda, ma spesso non siamo neppure nei titoli di coda… non esistiamo proprio per nessuno… pur non essendo dei tempi determinati.
Si Luca, per quelli che come me percepiscono 1.200 euro al mese, le parole di Renzi, sono un’umiliazione. Si dice che nel patto con Berlusconi ci fosse la svendita di RAIWAY, certo dopo che l’ha distrutta ora si prende una delle poche fonti di guadagno dell’azienda.Perchè senza RAIWAY non va in onda nessuno, ne sky ne mediaset (volutamente minuscole) … Credo che “il si dice” sia una drammatica realtà. l’USIGRAI è l’unico che è intervenuto in merito alle parole del premier, ma è il sindacato dei giornalisti…. e noi, noi quelli dei 1.200 euro che facciamo? chi spende parole per noi? dobbiamo scioperare per ritrovarci in busta paga 1.100 euro invece dei 1.200?
E quando il signor premier parla dell’onta di uno sciopero, offesa per le famiglie italiane nella morsa della crisi, cosa pensa che un impiegato di ultimo livello solo perchè è dipendente RAi si trastulla in un mare di fogli da cento euro? Pietà.
Dopo un periodo in cui mi hai fatto storcere la bocca,questa mi piace.
Equivale ad un bel pollicione messo su facebook.
Bravo (ma basta)
Bravo! Punto esclamativo.
Troppo tardivo questo intervento di Renzi, andava già fatto qualche anno fa, da altri politici, più interessati a mettere i propri uomini in Rai
altro favore alla casta. Di questo passo resteranno solo i pennivendoli, i giornalisti saranno estinti.
Mi dispiace che Bottura parli di “svendita di Raiway” come Gasparri e Minzolini, che peraltro hanno presentato l’emendamento di soppressione dell’articolo 21 del decreto, senza considerare che il principale avversario di questa operazione è proprio Mediaset, che controlla EI Towers, attuale monopolista del mercato delle torri. Nessun servizio pubblico al mondo possiede towers company; quasi nessuno ha l’esercizio delle reti. Nella televisione digitale le reti ed i contenuti sono finalmente separati. Oggi chi vuole fare editoria televisiva non ha bisogno di essere proprietario di torri e neanche di reti; La7 non ha né torri né reti, Laeffe neppure, Discovery neanche, Sky non ha i satelliti, Youtube non ha i cavi e i ripetitori telefonici o wifi. Sono mestieri completamente diversi. Imprese che hanno logiche diverse. Aver mantenuto Raiway su ordine di Gasparri (berlusconi) in pancia alla Rai ne ha solamente deprezzato il valore. Lo scorporo è indispensabile per avere una gestione industriale virtuosa.
La proprietà dei ponti (e delle prospettive di utilizzo, non solo televisivo) è il granaio Rai. Quando ci sarà un reale mercato radiotelevisivo avrà senso. Così è solo un favore a Mediaset. Direi che abbiamo due opinioni totalmente diverse. Grazie per il confronto
no, Stefano, no!
si perde Raiway e subito dopo il servizio pubblico! sottile il giochino….
il valore delle frequenze TV è in calo,e tra 10 anni sarà quasi zero. il futuro della tv è sulla rete, in rame, in fibra o reti 4g
sapete che con Raiway si potrebbero dare telefono e wifi compresi nel canone? se non viene fatto fatevi una domanda e datevi una risposta….
grandi giochi di potere cari miei, altro che frequenze!
Caro Luca, giá ti ascolto con leggerezza ed interesse tutte le mattine mentre vado al lavoro ( in Rai) adesso lo farò anche con gratitudine. Hai centrato il problema, il vero servizio pubblico siamo noi maestranze, operai, redattori, registi, tecnici che lavoriamo dieci ore al giorno saltando la mensa, con un panino mangiato davanti al pc. Ma con tanta voglia di fare buona informazione. E per questo faremo sciopero contro Renzi. Pazienza se si sentirá “umiliato”, sapesse quanto le sue parole umiliano noi!
postata in precedenza su commenti al giornale l’Unità su poblema Rai:leggere i vari commenti si ha una fotografia particolarmente interessante.Confesso una certe tendenza di parte ,ma comunque cercando di dare un giudizio il più possibile oggettivo si può ricavare un quadro in certi casi abbastanza contraddittorio.Senza togliere niente a chi coerentemente pensa ad un mondo socio economico privato e quindi ogni scelta vada senza alcuna mediazione verso uno stato al servizio di tale sistema proclamato non fa una grinza.Non prendendo in considerazione la malafede si mette in evidenza l’altra faccia che presenta una certa nebulosità e contraddizione se in buona fede.Partendo dalla considerazione che il PD ,in Europa,fa parte del gruppo socialista e Renzi ha accettato tale scelta il tutto ha un preciso significato.Vuol dire lottare per una società dove il bene pubblico abbia un peso possibilmente sempre più funzionante a scapito del predominio privato e il suo scontato egoismo e interesse .Chi ha votato PD è consapevole di tutto questo oppure no? Come può difendere la scelta di Renzi che va semplicemente verso una certa privatizzazione con tutte le conseguenze…e per di più a vantaggio dell’avversario politico Berlusconi?Per alcuni anziani non credo sia il caso di ricordare cosa ha significato quando nel passato la sinistra aveva conquistato il diritto di entrare e contare nell’informazione e nella programmazione in RAI.Oggi sento voci leggere e svolazzanti proprio da menti che dicono di essere di sinistra.Le scelte sulla RAI da parte di Renzi e il PD(in particolare su RaiWay) portano a evidente attacco al servizio pubblico.Infatti sono due le conseguenze :ridimensionamento della RAI senza attuare istituzionalmente razionalità e diminuzione degli sprechi(nello stesso tempo mettendo in crisi l’occupazione).Inoltre ,fatto grave ,si ha l’ennesimo aiuto alla principale concorrenza Mediaset e quindi all’avversario politico Berlusconi.E’ naturale che vengano a mente l’incontro di Arcore e il segreto “patto del Nazareno”.E’ grave che i ricatti assumano vari aspetti e le menti vengano annebbiate fino all’appiattimento, senza suscitare alcuna reazione alla derisione ,da parte di Renzi,sullo sciopero dei lavoratori della RAI. Cosa mostruosa che se espressa da altri figuri ,avrebbe suscitato tutt’altra reazione.Post
Programmista di quarto livello entrato per causa dopo dieci anni di precariato e tre di arrabattamenti vari in attesa della sentenza, 1300 euro al mese, di umiliante c’e’ solo il dover passare da privilegiato. Grazie Luca per questo commento che e’ il primo sensato che leggo, soprattutto perche’ in poche parole ristabilisce molte verita’, tra cui quella che in Rai c’e’ tanta gente che lavora con passione e orgoglio. Va bene dai, passera’ anche questa…nel frattempo mi consolo col calcio, sono tifoso del Bologna, hai presente? A presto e grazie 🙂
Ma mentre ricoprivano d’oro quel viscidone di Vespa e mentre Brunetta ammazzata tutto l’impianto pubblico dei servizi e insultava tutti i dipendenti dello stato voi oltre che a fargli da grancassa dove eravate? Presi da un decennale attacco di afonia?NO NON SONO PER NULLA SOLIDALE COME NON LO SIETE MAI STATI VOI MAI!
Ma sai Sabina, ti posso assicurare che i vertici dell’azienda non mi hanno mai interpellato su certi stipendi d’oro. O forse l’hanno fatto durante gli anni in cui ero in causa contro di loro.
Vedi Alessandro mentre tu eri in causa per i tuoi sacrosanti interessi noi eravamo in lotta per i sacrosanti interessi di tutti il nostro stipendio non è solo fermo dal 2009 è diminuito il mio di oltre 4000 euro all’anno ma sai dopo 36 anni prendevo 1550 euro! La Rai ha cavalcato le tesi brunettiane aiutando a stamparci addosso le etichette che ben conosci. Mia cugina lavora in Rai, so perfettamente che non siete tutti Vespa e compagnia cantando, ma sta a voi, che siete finora stati zitti muti e proni, far sì che da altri e da altro, vengano presi i soldi che comunque è giusto che anche voi paghiate, come tutti noi che
paghiamo dal 2009, non da adesso!
Come siamo lontani………qualcuno pensa che con la pensione minima 442 eu (non perché non abbiamo lavorato….ma perché non ci hanno versato i contributi!!!) potremmo permetterci di pagare il canone per guardare 3 minuti di cagate e 4 minuti di pubblicità??? NEGLI OSPEDALI PSICHIATRICI CI SONO ANCORA UN SACCO DI POSTI LIBERI !!!!!!
Buongiorno, sono un pensionato RAI e condivido totalmente quanto scritto da Luca Bottura. Sparare nel mucchio é una squallida consuetudine in questo paese. Si faccia un po’ di pulizia in viale Mazzini e nelle stanze dei bottoni, si parli di precise strategie per il futuro, ma sopratutto si risolva il problema dell’evasione del canone e dei quattrini che lo stato deve all’azienda.
..ma questi dipendenti RAI , quanti sono e come sono stati assunti? Il lavoro come viene organizzato all’interno? Chi stabilisce chi fa cosa? Dato che il servizio è pubblico , ma i dipendenti sono assunti dalla CASTA; dato che ci viene imposto un canone per vedere spettacoli di infimo gusto e interesse. Mi sento autorizzato a chiedere conto ai privilegiati “dipendenti” le origini della loro “dipendenza lavorativa”. Dato che per almeno per 10 anni hanno governato democristiani, 10 anni i socialisti , 10 anni fascisti , e mi sono tenuto basso con i fasisti , non inserendo il periodo Berlusconiano altri 20 , non domandatemi perché non ho inserito nella lista i comunisti; visto che gli spettacoli con una parvenza culturale in Rai , quando venivano mandati in onda, era un ora talmente proibitiva per chi la mattina deve alzarsi per andare a lavoro, che la risposta viene di conseguenza. Allora, che vogliamo fare? Una assemblea aperta a tutti ( visto che siamo azionisti cittadini) abbiamo il diritto di partecipare e dire la nostra? O no!
Pregiatissimo Mauro, la Rai è fatta da 14 reti monotematiche, ci sono due canali per bambini, uno di storia, uno di teatro e musica, uno di repertorio, due di sport, uno di cultura cinematografica,una di notizie, una per il parlamento, una dedicata alla scuola, mi sembra che l’offerta sia importante e varia che copre tutti i gusti a qualsiasi ora….
siamo una CASTA fortunata perché facciamo un lavoro che amiamo che ci siamo guadagnati con anni e anni di precariato, con uno stipendio da fame per (se ci diceva bene) massimo 9 mesi, senza possibilità di andare in pensione, perché l’assunzione arriva per ognuno di noi dopo i 50 anni.
che culo vero? siamo una CASTA!
Siete decisamente. Una casta e lo state dimostrando con questa protesta trasversale guidata Da Minzolini al quale sicuramente sta a cuore il servizio pubblico!
cara sabina, ti rispondo adesso e mai più perché hai u n tono acido da scompensi ormonali che malsopporto, questa protesta non la sta guidando qualcuno, siamo noi che sicuri di un grave danno erariale (NEI CONFRONTI DI TUTTO IL POPOLO ITALIANO) ci opponiamo a svendite
o meglio regalie di Raiway che il governo vuole fare a qualche interessato (Berlusconi?) noi siamo, ben felici di dare 150 milioni allo stato, ti dirò anche 300 con tagli veri e mirati al risanamento di una azienda che sprega denaro in molti modi, non certo con i dipendenti!
giudizio veramente superficiale e poco ragionato caro Mauro. Sicuramente la rai é anche il terreno di caccia dei politici ma da questo a buttarla nel cesso direi che ci corre
Molti dipendenti, è inutile negarlo, sono stati assunti in virtù di clientele e per appartenenza a dinastie. Molti altri, nella fattispecie gli ex consulenti esterni molto ben pagati, sono stati internalizzati, di recente e con contratti dirigenziali, per permettere loro di mantenere lo stesso livello retributivo.
La maggior parte dei dipendenti però è gente che ha sempre lavorato tanto e con passione, che ha fatto anni, decenni a volte, di precariato, sgobbando come un asino, sempre nel terrore di non essere riconfermato sulle produzioni e che guadagna, facendo variabilità di turno, sabati e domeniche lavorative, natali, capodanni, primi maggio, liberazioni etc, uno stipendio medio di 1600 euro al mese. Non sono pochi dirai. No, non sono pochi. Ma il quantitativo di ore settimanali lavorate per arrivare a quella cifra è di circa 45 ore settimanali. E il tasso di disturbi dell’umore, malattie psicosomatiche, stati di ansia ed infarti, tra costoro, è tristemente elevato. Gente che a 40-45 è stata ormai spremuta come un limone, prosciugata, e che è la vera forza lavoro della RAI. (NON sono dipendente RAI, e non sono CASTA, per completezza di informazione)
Naturalmente Mauro nessuno ti risponde nel merito. Ma col piagnisteo dei 1300 euro al mese che è lo stipendio di un funzionario di qualsiasi ente locale con 25 anni di servizio!
Mi spiace Luca ma condivido le parole di Stefano sullo scorporo dell’hardware dai contenuti. Direi che la Rai ha margini per tagliare dove può e deve senza penalizzare gli impiegati. Non sono neanche troppo d’accordo sulla vendita mentre credo sia corretto sottrarre la politica dalla gestione Rai. Mi pare che Renzi dopo anni voglia farlo.
e lo ha ampiamente dimostrato, onnipresente nei notiziari e nelle reti, gli abbiamo fatto comodo vero?
certo pretendere che un presidente del consiglio non sia passato in tv fa abbastanza ridere.. devi vedere se come B ha piazzato i suoi e ha cacciato giornalisti. Non é che siccome non vi piace i mezzi di comunicazione non ne devono parlare. Piuttosto gli argomenti sono sempre concreti e propositivi sulle ruforme senza vittimismi alla grillo e berlusconi, ma per guardare al futuro.
chi ti dice che non mi piace? sono una sua elettrice caro mio, questo però non lo autorizza a svendere l’unica fonte di entrata della rai, e, forse mi ripeto, con il canone alle famiglie italiane potremmo dare telefono e wifi conpresi grazie a raiway, ma è meglio venderla al berlusca vero?
Dopo l’ennesima sparata di Renzi sulla RAI, sorgono dubbi sulla sua insistenza per la vendita seppur parziale di Rai Way.
Quasi fosse l’unica soluzione possibile per conseguire il risparmio previsto dei 150 milioni di Euro.
Quasi l’avesse suggerita qualcuno interessato e ne avesse formulato implicitamente anche una stima definita, riferibile ad un 40% del suo valore.
Ieri è uscita una dichiarazione di Roberto Fico dei 5 Stelle che mi pare spostare un po’ il tiro su altri contenuti, di cui alcuni anche di buonsenso:
I dipendenti della Rai fanno bene a protestare ma dovrebbe protestare tutto il Paese che si vede portare via un asset strategico come Raiway.
Lo afferma all’Adnkronos, Roberto Fico, presidente della commissione Vigilanza Rai, replicando al premier Renzi. Abbiamo chiesto – incalza Fico-,
trasparenza nei compensi dei dipendenti e dei conduttori. Vogliamo conoscere gli importi degli appalti RAI.
In un processo d’innovazione si devono mettere in discussione anche dirigenti e sindacati con posizione di potere acquisite.
Perchè quindi, Renzi insiste sull rimedio “RAI WAY”, come se fosse il più plausibile, senza voler guardare nelle tante distorsioni della RAI?
Anzi con veemenza finge di sbalordirsi dello sciopero proclamato, cavalcando quell’opinione pubblica che ha inviso la RAI, il Canone ecc.?
Quando i tradizionali elettori del PD si accorgeranno che quelli che si sono aggiunti alle ultime elezioni avevano con se un prezzo da pagare, sarà un duro risveglio.
LE RIFORME, QUALI, COME e CON CHI ???
ma perchė precari fino a 50 anni? questo é già anomalo. Le persone vanno assunte per merito e concorso non per sfinimento!
Perchè magari hanno fatto 20 anni di contratti a TD, lavorando 6-9 mesi l’anno, poi finalmente nel 2007 dopo centinaia di cause di lavoro, sono stati inseriti in un bacino, accordi per assunzioni a scaglioni, e magari sono stati assunti nel 2011-12-13. Ce ne sono tantissimi in queste condizioni.
Bellissimo articolo, complimenti!
E’ un paradosso che in un momento in cui da più parti s’invoca una politica di rilancio della produttività e una politica d’investimenti sul lavoro a una delle poche aziende funzionanti, strategica e di prestigio si chieda di tagliare e di vendere ed eventualmente licenziare. Nella RAI possono esserci favoritismi ma quasi mai sprechi anche perché i conti – in quanto azienda pubblica – sono sottoposti a severe verifiche. La professionalità è alta, lo dimostrano le tante ore di prodotto realizzato e il fatto che, spesso, i dirigenti che lasciano l’azienda trovano immediato reimpiego in altre aziende del settore, nelle università o diventano produttori di successo (se valessero niente li troveremmo su una panchina a leggere il giornale). Forse alla RAI va chiesto di cambiare politica editoriale, di coccolare di meno il pubblico fidelizzato e di diventare più competitiva sul mercato internazionale ma questo si può fare investendo, non tagliando.
Oggi Repubblica sostiene che nella RAI il costo del lavoro è il 36% dei ricavi. La testata renziana lo interpreta come un ‘neo’ ma è punto a favore (tra l’altro al di sotto della media delle grandi imprese). Altre aziende si attestano sotto al 10% perché sfruttano i giovani lavoratori fino all’inverosimile con stage fittizi ed esternalizzazione estrema (con piccole aziende che poi chiudono e chissenefrega). E sarebbe questo il sistema per uscire dalla crisi del lavoro ?
Scusami Luca, quindi in Rai ci sono sia I fannulloni che quelli volenterosi e bravissimi. Come in tutte le altre aziende private, direi (sono di sinistra ma lavoro nelle multinazionali, non dell’editoria, e ti assicuro che e’ cosi’).
Non ho capito pero’ perche’ la Rai oltre alla pubblicita’ debba ricevere dei contributi pubblici. In cosa e’ diversa, quella di oggi, dalle altre reti, a parte gli sterminati e interessantissimi archive storici?
Io vivo a Londra e ti assicuro che la BBC si’ che e’ diversa dale altre reti. La qualita’ dei programmi Rai e’ inferiore a molte altre, tipo La7. Spiegami se no e’ vero perche’, so proprio devi; dire che dentro ci sono delle brave persone non e’ un argomento, se non di stampo corporativo (allora anche I tassisti e cosi via). Con stima
BBC canone europeo più alto in assoluto
BBC 7 canali
BBC 33.000 dipendenti\stipendio medio 5.000 € mese
Rai canone + basso d’europa
Rai 14 canali di cui 6 culturali 2 di sport 2 per i bambini 1 parlamento 3 generaliste
Rai 13.000 dipendenti stipendio medio 1300€ mese
Tutte minchiate…sono entrato in rai nel 96 e se non eri raccomandato…Sto cazzo che entravi..
Giusti encomiabile a chi fa il nostro lavoro sottopagato…io stesso reggo la grafica di tutti i tgr d’Italia a 1200 euro al mese.
La vogliono chiudere? Ma chiudetela se non importa a nessuno ma chi se ne fotte
l’orgoglio e la dignità di appartenere a sta fogna l’ho perso nel 2004
grazie per la censura, iosono un dipendente RAI, se non vale la mia parola allora grazie lo stesso
mi riscuso per la mancata censura
come fa un essere umano dotato di normale capacità cognitiva (ma non esperto di gestioni televisive) a capire in modo sufficientemente chiaro, se è utile, dannoso, necessario o sbagliato vendere Raiway? Il fatto è che una società pubblica di vitale importanza come la RAI, sia stata privatizzata, fagocitata e disastrata dai partiti fameliche erinni che distruggerebbero qualsiasi cosa gli capiti a tiro, ha reso l’opinione pubblica del tutto disinteressata alle conseguenze di queste scelte, perciò Renzi può èpianificare con assoluta tranquillità qualsiasi scelta. Non hanno colpa i singoli lavoratori che sono passati per le clientele ma è l’insieme della nostra società complice di questa mortificante situazione.
Luca, per una volta non sono d’accordo totalmente con te. Vero che Renzi, spregiudicatamente, ha attaccato la Rai per fare cassa ricavandone pure un ritorno in termini di consenso, e che l’unico modo per cambiare davvero è fare una Bbc italiana. Ma io credo che il tizio abbia una strategia che guarda un po’ oltre del solito “favore a Berlusconi”. Penso che abbia capito che “affamare la bestia” sia l’unico modo per rivoltare quel corpaccione flaccido e “pre-capitalistico” come lo hai descritto: dove la gente competente che lavora non viene né valorizzata né pagata per gratificare i privilegiati (cosa che peraltro – come dici giustamente tu – in Italia avviene dovunque). Certo, se quelle sono le premesse culturali, la Rai che ne uscirà a me e a te probabilmente non piacerà: ce ne dovremo fare, come sempre, una ragione.
mi chiedo come mai nell’opinione pubblica c’è il mito dello stipendio rai…ve lo farei vedere “quanto si guadagna” (precaria dal ’98 assunta nel 2011, quinto livello stipendio base 1085 e per fortuna ho gli assegni familiari, potrei morì de fame!)….
La rai va “ridimensionata?….non ci andranno a rimettere i dirigenti nè i presentatori da milioni di euro a puntate…nè registi esterni che ne prendono 20mila a puntata, per fare un lavoro peggiore di quello che farebbe un interno, che ne prende neanche 2mila al mese…. Ci rimetteranno i lavoratori padri e madri di famiglia…che sono di numero maggiore ma che guadagnano neanche una briciola di quello che prendono ex direttori e dirigenti, non più attivi ma comunque stipendiati…sì la rai è di tutto e di più…. Concludendo dico a quella Sabina che ci dice “così imparate anche voi a fare i sacrifici”…noi li facciamo da sempre e la rai non la gestiamo noi ma la gestisce il politico di turno…che fa e disfà a suo piacimento!…
La guerra tra poveri cara, non renderà te più ricca e ringrazia il cielo che non viene messo in discussione il tuo lavoro!
Dico a quella Isi che improvvisamente scopre l’acqua calda…. che non vi abbiamo mai visto in questi anni a fianco di chi lottava per difendere prima di tutto la propria dignità di lavoratore, contro le esternalizzazioni selvagge e milionarie, i doppi tripli incarichi i conflitti di interessi dei dirigenti… Voi troppo snob per mischiarvi con noi… l’informazione Rai tutta tesa a riaffermare il principio dei lavoratori pubblici costosi inutili fannulloni troppi…. Voi avete in mano un potere enorme l’informazione!!! Avete sempre preferito tacere ignorare nascondere obbedire e quando qualcuno di voi appena più onesto e coraggioso è stato fatto fuori non mi sembra che abbia trovato tanta solidarietà da voi colleghi. Siete soli e isolati perché non siete credibili e perché voi che siete quelli che potevano dire e far conoscere avete abdicato per mantenervi caro il posticino… Ora tremate?? Noi lo facciamo da anni. E chi ti dice cara la mia presuntuosetta che il mio posto di lavoro non sia in discussione? Lavori alla Rai e non hai informazione sul 10% di esuberi all’anno nella pubblica amministrazione? nel mio ufficio in 23 hanno avuto la lettera di esodo anche se non sono ancora arrivati alla pensione. Tra i prossimi potrei esserci anche io… Ma già finché tocca agli altri a voi che vi frega? Io mi chiedo come mai durante lo scandalo di questi 20 anni di berlusconismo in Rai non abbiamo visto uno sciopero, Una protesta, una nota di disappunto e ora all’improvviso vi scoprite tutti rivoluzionari??? non siete credibili! siete una casta che salvaguarda il proprio sedere e basta e la Rai offre un servizio penoso programmi beceri schifezze inguardabili è la copia di mediaset e ricopre d’oro imbecilli ignoranti e voi precari o ex precari sfruttati saltate fuori adesso? Non esistevate prima? Non avevate nulla da dire? Vi stava bene? Che dire proprio non fate simpatia voi e il vostro Minzolini che vi guida nella protesta.
Ahimè quando non si conosco le realtà dall’interno è più facile sputarci sopra. Non sarò astiosa come lo sei tu mia cara, semplicemente perchè non ti conosco e non mi prendo una libertà tanto grande. Non conosci questa realtà e non sai quanto all’interno di quest’azienda si debba lottora ogni giorno, soprattutto quando si fa un concorso definito “pubblico” che poi di pubblico non ha nulla… e prima di te passano i figli di dirigenti direttori e chi più ne ha più ne metta….Non hai idea quanti anni è che lottiamo noi povere persone che lavoriamo dietro le quinte…di un mondo “fatato” ma riservato ai pochi… A prendere i bei soldi non sono mai i lavoratori….Si lotta per continuare ad avere un canale d’informazione….ma poi arriva il politico di turno e stravolge dichiarazioni…affinchè queste non danneggino il potente di turno. La rabbia è di tutti..tutti quelli che hanno diritto a un lavoro…ma evidentemente sfogarla contro chi sta nelle tue stesse condizioni a te fa stare bene… A me vedere che tutto ciò che è italiano e tutto ciò che ci spetta viene messo in discussione e sottratto da persone perseguite dalla legge ma in quanto politici se ne fregano…mi fa schifo….e me lo fa da sempre non solo oggi… a te sembra che ora se ne parli perchè sono i giornali a parlarne…ma la lotta in rai c’è tutte le volte che cambia il governo e con lui i “governanti” della rai… Quindi rilassati siamo sulla stessa barca…ma forse ti fa stare meglio pensare che Tu sei la vittima e noi i privilegiati…ma io lavoro in rai dal 98 e guadagno 1085…se questo fa di me una privilegiata….allora è come dici tu. Buona giornata….
Questo che dici cosa ha a che vedere con la presa di posizione corporativa che state adottando su questa vicenda specifica? Non vi abbiamo mai visto ululare alla luna contro sfruttamento precarietà e disparità stipendiali come mai durante l’occupazione ventennale della Rai da parte del vostro presunto primo concorrente non avete mai fatto mezza protesta minacciato serrate comunicati di denuncia o quant’altro?? Io mia cara proprio Non ti credo le povere maestranze sfruttate vi servono oggi ma se esistono esistono da sempre con buona pace e felicità di tutti voi! La differenza tra noi e voi sta nel fatto che voi avete in mano l’arma più potente cioè l’informazione. Noi per far sapere le cose dipendiamo da voi…. e ci avete sempre sbattuto le porte in faccia con i vostri capopopolo attuali proni al padrone di turno e chi non si adeguava cacciato a calci…. Non mi ricordo di nessuna protesta delle maestranze sfruttate e neglette. Come mai?
I dipendenti Rai non si sono mai tirati indietro nelle varie lotte politiche e sociali, abbiamo scioperato in molte occasioni, il problema è che l’informazione non è in mano nostra, come credi, ma in mano a lobbi legate al potere, di tutto quello che viene fatto, poco o niente viene divulgato. Con il risultato che la gente crede che anche noi siamo conniventi con il politico di turno e ci da contro. Se non fosse stato per giornalisti esterni alla Rai, come Luca, non avrete neppure saputo che abbiamo fatto sciopero, per i giornalisti Rai è stato un incidente di percorso, non hanno neppure dichiarato il motivo per cui non andavano in onda i servizi… Solo per un “generico” sciopero dei dipendenti (termine spesso usato con disprezzo anche da loro che in Rai ci mangiano).
presa di posizione corporativa? ma di cosa stai parlando?…noi abbiamo in mano l’informazione…ma di quale noi parli? Ma tu che sei nel settore pubblico…non specificato, ipotesi INPS…ma che ti vengo a dire “Tu che hai in mano le pensioni e che non hai fatto nulla per i poveri esodati?”…è proprio vero che nell’ignoranza ci si muore! La rai sai quanti dipendenti ha?…Minzolin? mi parli di Minzolin? Ha rubato milioni all’azienda e dopo essere stato cacciato ha avuto il coraggio di fargli causa…parli di queste persone? e noi perchè lavoriamo in rai rispondiamo delle colpe di questa gente? Ma vai vai…informati prima di parlare e dai un tono alla tua rabbia…povera Italia che da a gente ignorante il voto… Scusa, sai cara…ma a tono irritante si risponde con la stessa maleducazione… Questa è la “democrazia” a cui ti riferisci e dalla quale abbiamo subito negli ultimi 20 anni. Gente che urla contro altra gente senza mai capire le motivazioni degli altri. Sono una madre e un essere umano pensante che mette al primo posto i diritti umani…ma tu combatti una guerra più grande e che non conosci neanche.. se riducono la rai aumenta solo la percentuale dei disoccupati non diventi più ricca tu!
Caro Luca, la Rai avra’ anche delle splendide persone, ma a parte qualche eccezione e tutti quegli eroi con contratti a termine sfruttati e mal pagati, e’ stato ed e’ l’epicentro del potere politico. Non mi piace la retorica e neppure le frasi fatte, ma la meritocrazia in Rai come in tante altre realta’ italiane statali (e private) non e’ mai esistita.
Vogliamo parlare del Gruppo Espresso? A parte te e Linda, quante persone lavorano per meritocrazia?
Un abbraccio virtuale