Caro Beppe,
la devi smettere.
No, dico, la devi proprio smettere di additare nemici ad minchiam a un popolo che non vede l’ora di menare le mani. Poi finisce come a Palermo che i tuoi adepti più facinorosi se la prendono con chi fa il proprio lavoro, all’insegna del “tutti uguali” con cui non a caso cominciasti la tua campagna: l’obiettivo del primo secondo Vday non erano i cattivi politici. Era la stampa (ai tempi) sovvenzionata. Volevi, oggi come allora, fare informazione solo tu. Radere al suolo le differenze tra chi nobilitava la professione e i corrotti. Azzerare, disintermediare, promuovere una voce sola. Quella pura e giusta di chi ha la verità in tasca. Una roba – chiedo scusa per il francesismo – che di solito accade nei regimi fascisti.
La devi smettere perché state per governare. E se certe cazzate autoritarie le fai da un blog o da un palco, è comunque arietta da Ventennio applicata alla politica quotidiana e, per usare un altro francesismo, un atteggiamento squadrista. Ma quando le squadracce vanno al potere (già visto) comincia il pericolo vero. Perché c’è il caso che si vogliano regolare dei conti. E io Erdogan al pesto, potendo, me lo eviterei.
Ma soprattutto sai perché la devi smettere? Perché bisogna difendere la Costituzione. Certo, l’articolo 70. Certo, tutti gli altri che Renzi e i suoi vogliono cambiare (con una concentrazione di poteri che ti gioverebbe, ed è nobile da parte tua volerla evitare) ma anche quel cazzo di Articolo 21. Quello di cui hai fatto strame in questi anni raccontando e ripetendo la celebre panzana acrobatica della libertà di stampa in pericolo perché i giornalisti sono servi, quando la famosa classifica – basta leggerne le motivazioni – ci vede in coda perché troppo spesso i giornalisti bravi sono umiliati, offesi, aggrediti. Anche dai politici. Anche con roba tipo “Il giornalista del giorno”. O addirittura “Il satirico del giorno”. Che quando finisce sul blog, diventa un bersaglio. Ora anche fisico. Tra il giubilo dei colleghi più puri che intravvedono nuove quote di mercato e nuovi spazi per dimostrarsi i più cristallini e i più intangibili.
Quell’articolo 21, quello sulla libertà di espressione, recita una cosa semplice e non negoziabile: ognuno può dire quello che gli pare, e pubblicarlo, senza vincoli. Ma ne sottende un’altra ancora più semplice: ognuno ha il diritto di esprimersi anche quando non è d’accordo con te e con l’altro tizio che è salito sul palco ieri per diritto dinastico. Anche se onestamente (onestà-onestà-onestà) non vede in Di Maio il nuovo Eisenhower, anche se crede che Rocco Casalino dovrebbe tornare al Grande Fratello e la Raggi non ci stia, al netto di certe opacità, semplicemente capendo un cazzo. E questo non fa di lui un corrotto, un venduto, un tizio cui mettere le mani addosso.
Siccome vincerete, perché state raccogliendo il consenso unanime di tanta brava gente ma anche di chi ha respirato berlusconismo per vent’anni (come Renzi, peraltro) e ora non sa vivere senza un nemico, citerò il celebre filosofo statunitense Ben Parker: da grandi poteri nascono grandi responsabilità. Imparate da ora cos’è a democrazia vera, non quel patetico simulacro online che vuole mettere le manette ai deputati e riaprire le case chiuse e, finché siete in tempo, cercate di capire che avrete la libertà di un Paese per le mani. La riceverete in dono. Anche da me.
Quella libertà che è come l’aria: di tutti, pulita, necessaria. Dunque alla mercé di chiunque voglia sporcarla. Ma per fortuna, come si è già visto qualche decennio fa, anche nella disponibilità di chi voglia difenderla. Gli stessi che te l’hanno consegnata. Per rispettarla.
In alto i cuori. Impara. Il tempo stringe. Ciao.
Non ho capito una fava di quello che hai scritto..ma come lo hai scritto bene. 🙂
Che magnifico ipocrita che sei , non riconosceresti la verità neppure se ti passasse sui piedi. Raccontala giusta …siete corsi come jene dietro la Raggi da Roma per misurarle i piedi e le orecchie, per fare i vostri servizi lerci e prezzolati , conditi di insulti , di depistaggi e di diffamazioni . Con la vostra distintiva arroganza e l’alibi della libertà di stampa ( che voi disonorate ) siete piombati sul cordone di sicurezza, credendo di essere a casa vostra , purtroppo per voi siete stati respinti con qualche spintone , e avete scritto giornalisti aggrediti , ben sapendo che se il Movimento non fosse pacifista e nonviolento di voi non avrebbero trovato neppure i resti ! Siete dei bugiardi e dei vigliacchi , da decenni spolpate i cittadini con contributi pubblici di cui non avete alcun diritto …ed ora che tutti hanno capito la vostra funzione di disinformatori , di collusi con le politiche mafiose del PD , di golpisti , massoni , banchieri …( perché queste sono le categorie che difendete ) … tentate l’ ultima carta disperata dei mediocri , vi inventate i dissidi , l’ incompetenza , i conflitti , le rapide soluzioni , ogni giorno ne avete pronta una , ma è la vostra strabordante sicumera che non vi fa comprendere che così facendo ci regalate sostenitori e consenso , perché ormai nessuno più vi crede ! Qualsiasi cosa diciate !
ciao valter, ti ringrazio perché il tuo scritto è la miglior prova che ho fatto bene a scrivere il mio. un abbraccio (fda)
Sottoscrivo tutto quanto detto da Valter. E aggiungo: come si fa a dire che “nobilita la professione (di giornalista) chi segue un sindaco fino a casa e lì rimane appostato, magari per vedere quali panni stende o dove butta la spazzatura? Oppure chi se la prende…con le sue orecchie (vero Mirta Merlino?), ridendo a crepapelle sulle becere battute di chi non è comico, ma è tragicamente politico, come la nipote del duce? Perché mai non si va, ad esempio, a rompere le scatole al sindaco di Cagliari, Zedda, che si è tenuto diverse deleghe, come quella al bilancio, (senza assessore, quindi), e invece si massacra Raggi, dimenticando, o facendo finta di non vedere, che la giunta capitolina sta già lavorando a pieno regime su tutti i fronti (da quello dell’ambiente, ai trasporti, alla scuola, ecc. sapete bene, voi giornalisti, dove trovare le informazioni su quanto si sta facendo…o no?)? Un piccolo esame di coscienza, per qualche esimio giornalista, non guasterebbe. E tralascio il fatto che il rischio di essere aggredita, a Palermo, lo ha avuto solo la sindaca! Gli “spintoni” resi a chi rischiava di travolgerla non fanno testo e non giustificano le sue stigmatizzazioni dell’accaduto, a mio parere. Non c’è nessun riscontro che sia accaduto nulla di più “grave”! Gli squadristi si trovano altrove (ad esempio nei pressi delle feste dell’Unità di quest’anno, come si è visto!).
Ciao Carlo, trovo il tuo pensiero basato su informazioni approssimative e pregiudizi, nonché giustificazionista delle violenze. Non sei il solo, ma non per questo la mia opinione sul tema cambierà. A presto
Amico mio, forse la verità che i giornalisti con la Raggi non c’entrano nulla e che tutto sto casino lo ha fatto da sola forse t’è passata fra le gambe, visto che se ti passa sopra i piedi ci stai attento.
I giornalisti magari fanno il mestiere loro. Raccontano.
Il bello della vera democrazia del web permette di scrivere a chiunque. Le dico subito che ho una particolare idea politica che non mi porta a simpatizzare per Renzi o per Grillo, ma in questi giorni di Grillismo o antigrillismo al massimo grado, Renzismo o contrario dello stesso, non ho mail letto una accumulo di cosi tante insulsaggini e seguendo un ‘vero’ filoso che dicev errare è umano, ma ….le sue risposte ai vari commenti acclarano una fattor comune a tutti quei signori che cita (Renzi, Berlusconi, Grillo….): un narcisismo patologico. Non merita mi dilunghi oltre, spero, lo spero per il bene dell’umanità, che nessuno paghi per la sua satira e mi auguro (ma qui siamo già nel campo dei miracoli) che lei si rimetta dalla sua malattia (narcisismo compulsivo ;-o)))))
Ciao Alby, grazie. Un abbraccio anche a te
Sei uno di quelli che ancora crede alla concentrazione dei poteri? Dove sarebbe scritta, nella riforma, la panzana che hai scritto? Se era satira, ti informo, non si capiva. Se era una battuta seria, che dirti? Studia Bottura, studia. La satira se non è intelligente è grillismo e non fa ridere
ciao bruno, ti ringrazio perché il tuo commento sgraziato dimostra come renzismo e grillismo siano spesso la stessa faccia di una concezione da ultrà della politica. un abbraccio (fda)
Luca bottura, Bruno ti ha posto però una domanda legittima. dove la vedi la concentrazione dei poteri nella riforma costituzionale?
la vedo nel combinato disposto con una legge elettorale che permette una maggioranza bulgara partendo da percentuali minime. altro?
Ma non capisco. Il “combinato”!!! Se con QUESTA costituzione attuale si facesse un italicum applicato ad entrambe le camere, si otterrebbero maggioranze bulgare in entrambe le camere e quindi “una concentrazione di poteri”. Quindi anche questa costituzione col “combinato” consente una cosa del genere. La aboliamo?
Lei attualmente non vede il pericolo perchè col porcellum il premio di maggioranza era alla camera e al senato no. Se fosse stato in entrambe? Se fosse stato in entrambe, ora Bersani sarebbe premier con una maggioranza in entrambe le camere. Quindi che c’entra la riforma??
I Sindaci che sono eletti con questa legge, sono Bulgari? Oppure la Francia è un regime dittatoriale? Finiamola con questa superficialità che alimenta il grillismo.
Gentile Bottura, non sono ne renziano ne tantomeno grillino, ma se vuole giustificare la concentrazione dei poteri nella riforma costituzionale con la legge elettorale non ci siamo proprio: che c’entra? Una cosa è la riforma costituzionale e un’altra la legge elettorale. Domanda: NELLA RIFORMA COSTITUZIONALE dov’è la concentrazione dei poteri? In seconda battuta NELLA LEGGE ELETTORALE che tipo di concentrazione dei potere c’è che non esista già nella maggior parte dei paesi civili? Gli Stati Uniti si stanno avviando ad eleggere un presidente che avrà meno voti popolari dell’avversario, Francia, Gran Bretagna ecc. ecc. da tempo sono governati da partiti assai lontani dalla maggioranza assoluta. E con questo? Vede pericoli di golpe? Per rimanere a ciò che abbiamo vicino all’area europea le suggerisco due stati con partiti al potere con amplissima maggioranza: Turchia e Russia. Si sente di portarli a modelli di democrazia e rappresentatività popolare? Per il resto condivido ampiamente l’acutezza della sua analisi e proprio per questo mi è sembrato così stonato l’appunto frettoloso sulla riforma (che magari presenta altri tipi di falle…)
Premesso che per me l’Italicum si potrebbe tranquillamente modificare, mi permetto di avanzare due obiezioni:
1) il “difetto” di cui parla può tranquillamente verificarsi anche con altri sistemi elettorali in uso in Europa; per esempio in Francia nel 1993 il cdx con il 43% dei voti al primo turno prese l’84% dei seggi, altro che il 54%. Questo tipo di patologia nel proporzionale con premio non è proprio possibile. In Scozia, per le legislative UK del 2015, lo SNP prese 56 dei 59 seggi della regione con il 50% dei voti locali e meno del 5% dei voti nazionali mentre l’UKIP rimase quasi a secco con percentuali nazionali molto più alte.
In entrambi i casi, a parte questi esempi concreti, sia in Francia che nel Regno Unito sono possibili, in linea di principio, maggioranze molto più grandi di quelle assicurate dall’Italicum con percentuali di voti molto più basse, anche intorno al 13% in Francia e senza limite inferiore nel Regno Unito. Ma potrei fare molto altri esempi, anche di altri paesi.
2) Riguardo alla concentrazione di poteri, anche dopo l’eventuale approvazione della riforma il futuro PdC italiano non avrà nessuno dei poteri tipici dei PM delle altre democrazie parlamentari bicamerali non paritarie (da decenni, da sempre, aggiungerei) a noi vicine (Germania, Spagna. Regno Unito, Francia, etc.); non godrà della sfiducia costruttiva, non avrà potere autonomo di nomina e revoca dei ministri, non avrà garanzie forti costituzionali come quelle dell’art 49.3 della costituzione francese. E badi che parlo solo dei poteri del PM in Francia, senza riguardo a quelli del Presidente eletto direttamente nell’ambito del regime semipresidenziale, quindi a parità di situazione con lo scenario parlamentare italiano.
Luca, maggioranza bulgara quella del premio di maggioranza di 25 parlamentari a chi ha vinto un ballottaggio (quindi ha preso almeno il 51%) o a chi ha preso il 40% al 1° turno?
Quale maggiornaza bulgara? 25 parlamentari in Italia sono una barzelletta. Percentuali minime? 40% al 1° turno e 51% al 2° turno sono percentuali minime? Ma dici su serio, davvero?
In Inghilterra e in Francia i partiti con meno del 40% hanno avuto maggioranze quasi coreane(del nord) nei rispettivi parlamenti.A mio avviso occorre far riferimento anche all’eventuale ballottaggio. Anche per le elezioni comunali che tutti citano come esempio positivo,chi al primo turno prende meno del 30% poi può avere con il secondo turno un ampia maggioranza.
Diventa bulgara quando rimane una sola camera a decidere. É bulgara quando una minoranza governa. É bulgara quando non ci sono i contrappesi e i controlli garantiti dal bicameralismo e amplificata dal premio di maggioranza.
Consigli: leggersi il testo degli articoli sui poteri del presidente del Consiglio dopo la eventuale revisione costituzionale e poi un qualsiasi testo di diritto costituzionale comparato (per esempio quello di Silvio Gambino). Poi, magari, tornare a scrivere.
et voilà!
Che Bruno se non legge letteralmente “concentrazione di poteri” , non la trova da solo. Aiutiamolo..
Trovo ingenuo sperare che chi, fin dagli esordi ha avuto atteggiamenti fascisti, possa davvero difendere la Costituzione o cambiare per strada.
Siamo arrivati al punto di scegliere il meno peggio…..Forse si vuol levare le mele marce da un albero già putrido..
Non per danzarti sugli zebedei, ma il secondo Vday è stato dedicato alla stampa, il primo invece era per il parlamento pulito.
Caro Luca, scusa, ma a me i tuoi pezzi piacciono, se non altro perché mi sembra di ritrovarci dentro tanta onestà intellettuale. Per me puoi continuare così. Grazie e buon lavoro
Signor Bottura,
ricorrere alla violenza è sbagliato salvo rare eccezioni (p.es.: Hitler) e il caso dei giornalisti insultati non rientra certo in quelle eccezioni e va condannato. Tuttavia, fatta la doverosa distinzione tra reporter ed editorialista, sarebbe anche ora che la nostra classe giornalistica facesse un serissimo esame di coscienza. Perché abbiamo scelto di diventare giornalisti? Poco più che bambini, siamo rimasti affascinati da qualche vecchio film americano di inchiesta dove un Giornalista smascherava una clamorosa ingiustizia mettendo anche a repentaglio la propria vita? Il nostro obiettivo era di ricercare la verità come quell’eroe cinematografico? Volevamo fare i cani da guardia del potere e svelare le ingiustizie ai danni della popolazione? Lo stiamo facendo o siamo ingranaggi di una copiosa macchina propagandistica a favore di una parte politica e ci prestiamo a un’altrettanto oleata macchina del fango a danno della parte politica avversa? Scriviamo ciò che il direttore/editore megagalattico ci dice di scrivere, pur sapendo che si tratta di una falsità perché altrimenti addio lavoro? Facciamo inchieste fondate o ci inventiamo retroscena romanzeschi? Riportiamo i fatti nudi e crudi o scriviamo articoli assimilabili quasi a editoriali? Prima di pubblicare un articolo chiediamo e riportiamo nell’articolo la versione di tutte le persone interessate? Se siamo in buona fede, ossia Giornalisti, cosa facciamo per scongiurare che gli ultras di ogni parte politica ci percepiscano come “tutti uguali”? Dalle mie parti esiste un detto traducibile così: “Per un peccatore si perde una nave”. Dovremmo isolare i “servi del regime”, come li chiamano i grillini, perché io il mio lavoro di reporter lo amo e lo faccio con senso etico e non mi piace che abbia acquisito una pessima nomea per colpa di troppi pseudogiornalisti che esercitano male il mio lavoro nascondendosi dietro al pretesto dell’articolo 21 della Costituzione. La libertà di parola, soprattutto per un giornalista, non è libertà di muoversi furbescamente in quell’area grigia consentita dall’attuale descrizione del reato di diffamazione a vantaggio del proprio padrone. L’etica professionale viene prima di tutto; e in troppi non sanno nemmeno cosa sia.
PS: Naturalmente la satira è un altra cosa e non è minimamente oggetto della mia riflessione.
ciao giuseppe, sono particoalrmente d’accordo con le prime due righe del tuo commento. l’articolo 21 non è un pretesto e grillo, che da editore produce le peggio bufale acchiappaclic, non ha alcuna legittimità per sfruttare il suo conflitto d’interessi per intimidire chi non gli va a genio. allego una piccola nota statistica che immagino sarà gradita. a presto http://notiziario.ossigeno.info/tutti-i-numeri-delle-minacce/dati-aggregati-tavola-5/
Egr.sig.Bottura,penso che lei avrebbe anche ragione su quello che dice,ma ,visto che quello che sta dicendo lo viviamo attualmente penso che lei deve avere sbagliato indirizzo.Al momento chi si comporta da dittatore e’ la persona che lei non critica come critica Beppe,la persona che ha occupato politicamente le sedi Rai,quello che ha dalla sua la presidente della camera che vieta le riprese dei parlamentari che dormono,quello che parla di diminuire il senato e non lo stipendio,quello che prepara la scheda del referendum in maniera ingannevole,quello che regala soldi alle banche ma di risarcire i risparmiatori e arrestare quei ladri non si fa parola,ma quello che conta è Grillo!Comunque complimenti lo stesso,quello che fa lei è la sua compagnia di giornalisti criticando ilM5S in continuazione si trasforma in un boomerang,la gente ha capito che se si insiste su una forza politica o una persona e perché là si teme,continuando così gli italiani almeno la metà capiscono e si chiedono perché tanta insistenza!Quindi invece che darvi ragiono voi state creando l’effetto opposto!
Il grosso della gente non capisce. Al massimo attiva lo spirito da crocerissina. Lo abbiamo visto con Berlusconi e forse lo vedremo coi 5s.
Io sarei contentissimo di scoprire che un eccesso di forza da parte di chi detiene potere e principali mezzi di informazione di massa spinga la gente a riflettere, ragionare, capire e rendersi conto della realtà, ma dubito che l’eventuale consolidamento del sostegno al M5S (o a qualsiasi altro fosse al suo posto, bada bene) deriverà da questa illuminazione.
Penso e temo invece che assisteremo una volta di più al fenomeno hooligan che già sperimentiamo ogni giorno (e basta leggere i commenti in calce ad ogni pezzo che viene pubblicato, ovunque, per capirlo): chi sostiene A continuerà a sostenere A qualunque cosa succeda, chi lo vuole sbugiardare perché sostiene B, lo farà qualunque cosa succeda. La nostra capacità di giudizio, sempre più spesso e sempre più estensivamente, si ferma qua.
In quanto alle fonti di tale disinformazione, che la mancanza di giudizio cullano, ovviamente detenerne la stragrande maggioranza crea un potere disumano (Berlusconi ha insegnato e Renzi ha amplificato), ma anche pensare che si devono demonizzare tutte le fonti di informazione e chiuderle tranne Sacri Testi di partito, non vedo come possa essere una soluzione.
Ritornando alla sua esclamazione indignata: con tutto quel che succede, “quello che conta è Grillo”? Sì, conta ANCHE lui, perché secondo lei 1) le due cose devono escludersi sempre a vicenda 2) lui deve essere esente da critica?
Giusto, con l’articolo 21 tutti abbiamo il diritto di espressione. Anche Grillo, che vuole un’altra volta denunciare un problema, sempre sottolineato dagli attivisti 5 stelle, dell’asservimento della stampa italiana ai poteri forti che pone l’Italia circa al 65 esimo posto nella classifica mondiale della libertà di stampa. Quella italiana, sempre pronta a scrivere o parlare per giorni delle “pagliuzze” del Movimento, tralasciando le “travi” degli altri partiti.Tutto qui, il tuo paventare fantasmi di nazismo eccetera sono solo fumo negli occhi.
franco, una mia curiosità: il passaggio in cui spiego la balla acrobatica sulla classifica che citi l’hai letto? perché se sì temo ci sia un deficit di comprensione
Ho letto la tua interpretazione, in cui però ammetti anche le pressioni dei politici. A me fa ricordare, ad esempio, l’ editto bulgaro o il caso Boffo ad esempio e ce ne sarebbero centinaia. Quindi anche politici-editori-capi di governo che detenendo un grande potere politico – mediatico hanno condizionato l’informazione. O quello che sta facendo Renzi in Rai. Ripeto, balla acrobatica mi sembra una tua interpretazione.
Senza dubbio. Boffo, Renzi in rai, grillo dal blog e dai palchi, l’editto bulgaro di Berlusconi… Questi e tanti altri. Sono la stessa cosa. Identica.
Perché quello di grillo non pare essere un problema?
Non è assolutamente la stessa cosa. Berlusconi, Renzi lo stanno facendo da una posizione dominante, da padroni o dal vertice della catena di comando. Grillo, che ha i suoi difetti, denuncia il problema dell’ asservimento dei giornalisti, su mandato degli attivisti e simpatizzanti.
Il problema che Grillo lo fa già dall’opposizione, figuriamoci quando sarà al governo.
franco, qui c’è la notizia presa dal fatto quotidiano – ho scelto una fonte che immagino apprezzerai – che ti spiega come l’italia sia al 77esimo posto per le ragioni che dico io e non per quelle che dici tu. non è un’interpretazione: è un dato di fatto. grillo non può denunciare una situazione che contribuisce a creare e soprattutto – al netto del problema tutto italiano dell’assenza di editori puri, come editore puro non è lui – non può, e invece lo fa, addossare le responsabilità ai giornalisti e solo a loro. è come trovare coda in autostrada perché il padrone è corrotto e sparare al casellante. un abbraccio. studia. http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/04/20/liberta-di-stampa-italia-perde-quattro-posizioni-77esima-sotto-il-nicaragua-e-anche-colpa-del-vaticano/2654224/
Hai linkato l’articolo del Fatto di quest’anno, relativo alla classifica di Rsf sulla liberta’ di stampa, che effettivamente dice che l’Italia e’ scesa di 4 posizioni perché ci sono decine di giornalisti con la scorta perché minacciati dalla criminalità e per i giornalisti Fittipaldi e Nuzzi indagati dalla giustizia Vaticana. L’articolo può anche essere interpretato come se i due eventi nuovi, le scorte e Vaticanleaks, si siano aggiunti al resto ed abbiano fatto retrocedere l’Italia. Ma anche non fosse così ti posso linkare l’articolo, sempre del Fatto, dell’anno scorso che invece mi danno ragione sulla mia tesi, perché la classifica dell’anno prima dice che secondo Rsf la politica italiana interviene contro i giornalisti con 129 cause intentate per diffamazione: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/12/liberta-stampa-italia-73-posto-intimidazioni-criminalita-politica/1419312/ . A questa classifica probabilmente alludono i 5 stelle. E comunque, anche tralasciando i giudizi autorevoli di Reports sans frontières, e’ indubbio che c’è un problema nel giornalismo italiano. Mancano editori puri,come dici tu e il servizio pubblico subisce troppa ingerenza dalla politica. Nel sistema democratico il giornalista ha l’importante compito di informare l’elettore.
Grillo come minaccia fa ridere.
Ho studiato. Saluti
Vede invece di studiare sul Fatto Quotidiano, provi a studiare sulla fonte principale https://rsf.org/en quantomeno riesce a capire senza avvalersi di fonti mediate più o meno drogate. La libertà di stampa è una parte della medaglia, l’altra è la libertà del lettore di capire e non declinare il verbo di nessuno ma proprio nessuno.
Mi sono informato alla stessa fonte di Luca Bottura… Il tuo link e’ la pagina principale, non è un link che va sull’argomento trattato. (Astenersi perditempo).
Il non essere mai stato veramente “tifoso” di qualcosa mi ostacola .. m’impedisce di comprendere come sia possibile negare l’evidenza; dare per principio ragione, senza alcun fondamentro critico, alla propria parte o accusare gli altri di sabotaggi e nefandezze varie. Peccato, perché mi sarebbe piaciuto “capire dall’interno” come vengono fuori tutte le cavolate da setta grillina che si leggono sopra. Solo essendo ciechi e sordi si può affermare che Bottura non critica il pd o è servo di qualcuno. E se anche fosse, viva la liberta di ascoltarlo o cambiare canale per trovare un giornalista “libero di dire ciò che vogliamo sentire”.
Ben Parker… fantastico 😀 !!! Lo zio di spiderman ???
devo fare un mea culpa.
in un commento al post precedente avevo accostato Bottura a Paolo Liguori,notando come fossero simili la prosa arrabbiata,la furia cieca contro il “nemico”,la totale mancanza di lucidità nell’analizzare la situazione senza vestire la casacca di una squadra (che di per sè non è assolutamente un male,anzi,basta riconoscerlo) ,e anche l’evocazione ridicola e fuori luogo di totalitarismi sepolti dalla storia (il continuo spettro del comunismo agitato da Liguori faceva troppo ridere).
dopo aver letto quest’ultimo post ho capito di avere esagerato,e pertanto mi sento di porgere le mie scuse per l’infelice paragone,
a Paolo Liguori
p.s. la rubrica infelice “il giornalista del giorno” viene emulata,in sedicesimo,da qualche personaggetto pubblico che riproduce in piccolo,molto piccolo,il meccanismo di mettere alla berlina (in questo caso ritwittando i messaggi) chi dissente o critica. meschinità simili.
Uno che cita BEN PARKER come celebre filosofo statunitense merita censura.
I veri filosofi della riflessione sulla responsabilità e il potere erano i suoi maestri Lee e Ditko.
Non scherziamo.
Trovo singolare che Cacciari non ti abbia aggredito sul tema.
Qualche volta sono stato disaccordo con te e credo che abbiamo diverse visioni sul finanziamento pubblico. Questa volta sono d’accordo con te al 100% e nonostante io scriva solo se non sono d’accordo questa volta faccio un’eccezione. Non e’ ammissibile che il mio legittimo diritto di essere informato debba passare dal vaglio di Beppe o di chiunque altro. Va benissimo difendere la costituzione da persone e partiti che la vogliono piegare ai propri interessi, ma va altrettanto bene difenderla da chi di fatto vorrebbe cancellare articoli che garantiscono la mia liberta’ di essere informato o da chi vorrebbe piegarla a botta di scritture private. Si ma “lui e’ peggio di me” e’un film, anche bruttino…
Una lunga perifrasi solo per esortare Grillo ad essere più serio oggi quando potrebbe essere reale e necessario dover governare !
non capisco… quando uno nno sa che dire tira fuori la deriva “fascista”. Ci si riempie la bocca di sta “parola”… fascismo oo o o. Grillo non e’ un fascista, chi sia Evola manco lo sa. E cmq. e’ davvero una strana democrazia la nostra: da ventanni non si elegge un primo ministro, ci siamo tenuti roba tipo Scalfaro e Napolitano… e Grillo sarrebbe fascista?. No… e’ solo un comico (sprovveduto). E cmq. piuttosto di Renzie… scusa ma va bene quasi tutto.
Ma che legame hanno la “libertà di stampa” con quasi tutti i giornalisti (anzi no: non sono giornalisti) oggi a piede libero in questo paese?
Dipendenti da editori che tutto sono tranne editori veri, in realtà legati a triplo filo con le forze politiche che oggi sono al potere?
Commentatori che finiscono sempre per dar ragione al capo, al loro capo?
Giovanotti che si compatiscono di bivaccare per ore fuori da casa di una tizia sperando di coglierla sul fatto mentre va a portare fuori il rusco, per po dirci che “se la sindaca non si trova un vero giornalista va a cercarla dov’è”?
Che inventano (ripetiamo insieme: INVENTANO) presunti “retroscena”, presunte “indiscrezioni”, “liti”, “strascichi polemici”, e poi mentono, spudoratamente, dicono che il tale è “uomo di Alemanno” (esattamente come lo è stato di Veltroni), che la tale e il talaltro “litigano sulle olimpiadi” (quando? dove? come?), che applaudono un tizio perchè non le vuole, le olimpiadi e si incazzano livorosi quando sono altri a non volerle, e con le stesse identiche ragioni.
Che parlano giorni, mesi, di certe cose, ingigantendo, inventando, deformando; e tacciono su altre?
Che se un tipo vince, anzi, sbanca, le primarie laburiste in Inghilterra mettono la notizia in uno specchietto nascosto, all’angolo, e danno a tutta pagina l’intervista a un altro tipo che non è d’accordo con lui?
Qui di libertà non c’è la benchè minima traccia.
La nostra stampa è la più servile e inchinata d’Europa, perchè inchinati e servili sono i cosiddetti “giornalisti”.
Lo sono quelli pagati bene – che certo non diventano vittima anche se vanno su “giornalista del giorno”: i Serra, i Gramellini, e altra fauna simile, hanno le spalle coperte, padroni che li proteggono e pagano profumatamente.
Ma lo sono anche i precari, quelli mal pagati, instabili, eccetera: questo non può impedirci di dire che, se si adattano a servire il padrone, sempre e comunque, allora questo sono, servi, e nulla di più.
Lo si è sempre fatto, in Italia, di piegare la realtà ai voleri del potere.
Ma oggi il fenomeno ha raggiunto livelli mai visti, nemmeno sotto Berlusconi.
Quindi lasciamo in pace la Costituzione, per carità; si facciano difendere da Debenedetti (visto che quando è stato condannato per omicidio colposo a base di amianto nessuno di quelli lì ne ha parlato), o da Marchionne, o da Caltagirone.
E non si atteggino a vittime.
Non lo sono.
Bravo Jacopo, ottima analisi, che ne dici Luca?
Scusa Jacopo se mi intrometto, sicuramente tu starai aspettando una risposta da parte di Luca, ma essendo stato a volte d’accordo con quanto hai scritto in altri post mi permetto di muoverti alcune obiezioni.
Supponiamo che tu abbia ragione e che i giornalisti siano in gran parte da criticare (e’ vero che a fronte di una accusa cosi’ generica bisognerebbe fornire qualche straccio di prova), ma basta questo per dare il mandato a Grillo, a me, a te o a chiunque altro per decidere chi sia degno o meno di essere chiamato giornalista?
Perche’ vedi e’ di questo che si sta parlando.
Pensi veramente che basti postulare sulla coerenza e sulla schiena dritta altrui per avere diritto di mettere in seria difficolta’ il nostro diritto ad essere informati o a scegliere chi lo possa fare?
Ultima cosa. Scusa ma della condanna di De Benedetti chi te lo ha detto? Non lo hai forse letto su un giornale? Se provi a chiedere a san google temo che verrai smentito, non lo ha scritto solo il sacro blog o l’ancor piu’ sacro fatto quotidiano, ma anche i giornali che a tuo parere non sono liberi, ma che evidentemente per l’occasione ha fatto uno strappo alla regola.
Piano, Nicola.
Io il sacro blog non lo cago proprio, manco di striscio.
Dico solo che Grillo che se la prende coi giornalisti con modi da pescivendolo sbronzo è molto meno pericoloso, anzi, molto meno rilevante, di chi la libertà di stampa la calpesta, la annulla ogni giorno.
Licenziando dalla tv pubblica onesti professionisti – non eroi, onesti professionisti – rei di fare il proprio mestiere con un minimo di competenza e, aggiungo, un minimo rispetto verso se stessi; per sostituirli con fedelissimi incapaci e ridicoli piazzati ovunque, alla conduzione dei talk show, a dirigere reti e tg (e infatti il pubblico scappa).
Il tutto mentre i giornali che formalmente sono “privati” in realtà hanno tutti un ben preciso referente politico, che è Renzi (non il “vecchio pd”, che oggi non esiste: proprio Renzi, e la sua corte).
Orientano e si fanno orientare, leccano e vengono ricompensati (Merlo e Romagnoli, per fare due esempi fra i tanti), in un circolo vizioso che rende la stampa “mainstream” prona al potere e complice dello stesso.
Decidendo quali notizie dare e quali no, che risalto dare a ciascuna di esse, eccetera.
Questo è molto chiaro se si guarda alla pur tormentata amministrazione Raggi.
I problemi della Raggi vengono sparati a tutto volume, le vicende milanesi (ben ricostruite in un bell’articolo di Barbacetto, molto documentato e chiaro, sul fatto di qualche giorno fa), che pure coinvolgono più gente, vengono totalmente taciute.
Ancora, se è Monti che dice no alle Olimpiadi perchè costano troppo (vero: infatti oggi lo dicono in quasi tutte le città ove viene avanzata la candidatura) lodi e applausi alla sobrietà, competenza, “capacità di prendere decisioni impopolari” e via leccando.
Se lo dice la Raggi, PER LE STESSE RAGIONI, le cose vanno diversamente.
Ci dicono che:
1) la Raggi non le ha volute perchè ha paura della corruzione, e quindi un sindaco che ha paura della corruzione non può fare il sindaco: è la linea sposata anche da Bottura, in un post molto raffinato e sottile di qualche giorno fa (ancora più raffinate e sottili le risposte, indici di un’intelligenza critica adusa al ragionamento, alla discussione, allo scambio, e scevra da preconcetti; un pensatore libero, insomma, che non indossa casacche).
2) la Raggi non le ha volute ma non lo ha mai detto con chiarezza; cagata colossale, lo ha sempre detto e ci ha stravinto un ballottaggio con Giachetti (alleluja).
3) la Raggi non le ha volute ma alcune dei grilloni le volevano, quindi c’è stato un litigio, quindi il movimento “non è unito al suo interno”; anche qui, falso, e comunque ci dovrebbero spiegare che male c’è ad avere posizioni diverse su alcuni temi all’interno di un movimento; ma a forza di leccare Renzi, se ne introiettano i metodi.
4) è Grillo che ha deciso (questa è un evergreen, tipo My Way di Sinatra).
E mi fermo qui, ho solo fatto un piccolo esempio, relativo a vicende recenti, che credo serva a far capire quanto sia drogata e falsa oggi la stampa in Italia.
Quanto alla condanna di Debenedetti (tutto attaccato, anche se lui per sentirsi nobile si è fatto staccare il cognome), l’ho letta sul manifesto e sul Fatto, che le hanno dato la giusta rilevanza, nelle primissime pagine.
Perchè stiamo parlando di un multimilionario, proprietario di un impero editoriale, in grado di influenzare direttamente il più voltato partito politico del paese cui è legato a doppio filo.
Una notizia così, in un paese europeo qualsiasi, sarebbe stata sparata in prima pagina da tutti i giornali e il tizio in questione sarebbe stato rovinato, e probabilmente avrebbe dovuto accomodarsi in galera (è andato in galera per evasione fiscale una leggenda come Uli Hoeness, al tempo presidente del Bayern Monaco).
In Italia ne hanno parlato diffusamente, a quel che ne so, due quotidiani, uno dichiaratamente “comunista”, e l’altro slegato un po’ da tutto (non so dirti la stampa berlusconiana cosa abbia detto al riguardo).
I quotidiani, più grossi, e in particolare quello di cui il condannato è padrone, invece hanno buttato lì una notiziola nelle pagine interne, ovviamente con due righe di fatti e il resto di interviste al condannato e al fratello (anche lui condannato) che si dichiaravano “innocenti” e “sorpresi” (ma va?).
La tv pubblica, ovviamente, ha taciuto.
(e un tizio di nome Vittorio Zucconi, che per carità non è il direttore di Bottura, che se no Bottura si incazza; il suo direttore si chiama Danny Stucchi; dicevo, un tizio di nome Zucconi ha vomitato che ora Debenedetti ha una condanna per omicidio colposo proprio come Grillo; ed è persino inutile dire che sono due cose diverse, persino inutile ricordare che se uno dice così o non ci arriva, o è un servo, o tutte e due insieme; spero invece non sia stata inutile questa risposta).
Jacopo un sacco di cose interessanti anche se non ti nascondo che talvolta potrebbe sembrare che tendi a nascondere il cambio di carte in tavola dietro una notevole logorrea.
Il succo e’ quello che dici nelle prime righe: “Grillo che se la prende coi giornalisti con modi da pescivendolo sbronzo è molto meno pericoloso…”. Sulla valutazione del molto o poco possiamo dibattere a lungo ma ha poca importanza, il succo e’ che entrambi conveniamo che sia pericoloso.
Questa pericolosita’ non viene annullata perche’ ci sono altri piu’ stronzi, specie quando a rimetterci ci sara’ il mio ed il tuo diritto di essere informato.
Tutto il resto a cominciare da come si chiamasse De Benedetti in origine (io preferisco usare il suo cognome attuale cosi’ come faccio con chiunque decida di cambiare nome) per quanto interessantissimo in questo contesto e’ solo fuoco di sbarramento.
PS Avendo detto che ho apprezzato altri tuoi interventi, so che del sacro blog non ti frega nulla non era mia intenzione di farti passare come grillino.
sintetizzo in due parole.
Grillo non è al potere, quindi non possiamo sapere cosa farebbe se ci fosse, se davvero deciderebbe tutto lui oppure no.
Gli altri al potere ci sono e li vediamo; e stanno facendo danni incalcolabili.
Perciò ritengo più utile prendermela con gli altri piuttosto che con Grillo…
perdonatemi,ma mi inserisco per citare un piccolo esempio di giornalismo vergognosamente asservito a cui ho appena assistito,e che ben rappresenta ciò di cui si parla.
stamattina ad Agorà (rai3) era presente Carlo Puca,giornalista di Panorama e scrittore,che rappresentava come (tra le altre mille incompiute) la Salerno – Reggio Calabria è molto lontana dall’essere completata. il tutto suffragato da un’inchiesta,con ovvie immagini e rendiconti tecnici.
bene,dopo questa disamina,il conduttore “volta pagina” dicendo “quindi il governo Renzi alla fine è riuscito anche a finire la Salerno-Reggio Calabria,magari non è perfetta,ma l’impegno è rispettato” tra lo stupore e le risate di Puca,incredulo,e del pubblico in studio.
ora,se il conduttore vota o ha anche la tessera del PD a me non interessa nulla,se fa il suo lavoro correttamente,ma qui a causa del suo essere schierato il servizio pubblico non fa il proprio dovere. e in qualche modo legittima poi l’incazzatura dei grilloni.
per capire il movimento 5stelle può servire il signor g di gaber: “da noi uno vale uno…, il primo…, poi basta…”
Bottura son vent’anni che veleggiamo oltre il 50esimo posto di quella classifica… é colpa di tze tze e del “giornalista del giorno”?
Ma un esamino di coscienza mai eh?
Mi saluti de benedetti.
Vent’anni, esattamente da quando un’anomalia democratica a cui oggi tutti fanno gli auguri si è impadronita dell’informazione, in parte (c’è una sentenza) rubandola a un editore che poi se l’è ripresa attraverso i tribunali. Le classifiche hanno cominciato a peggiorare da lì, prima che epigoni in minore (anche Grillo, anche Renzi) perpetuassero le pressioni di cui sopra, insieme alle mafie. Questo dice Rsf. Basta leggere. Abbracci
C’è poco da aggiungere a quello che dici, Paolino.
Siparietti così capita di vederli ormai a tutte le ore del giorno.
Alla mattina presto, alla sera tardi (una scenetta imbarazzante fra Mannoni e Claudio Tito riferita oggi sul Fatto), e soprattutto nelle fasce più seguite.
Questo è il vero problema, oggi come oggi, un problema che semmai è stato denunciato dai grillons, se pure con tutti i loro limiti (limiti oserei dire umani).
E chiudo dicendo che gente come Nicola, come Paolino, come molti che scrivono qui su, è gente che pensa, legge, si informa, e tendenzialmente, par di capire, di sinistra.
Gente che si sta allontanando o si è già allontanata definitivamente dal pd e il cui diasgio andrebbe indagato più in profondità, invece di lanciare strali pretestuosi e inconcludenti a ogni sbadiglio o a ogni scoreggia dei grilloni (che su certe robe, non su tutto, cercano di dire le stesse cose che abbiamo sempre detto noi, se pure con toni e modi assai diversi).
Il pezzo di Bottura é abbastanza patetico e gridare al lupo al lupo contro Grillo e i grillini é ridicolo per tanti motivi. Nel 2018 quando si andrá a votare l’ ennesimo inciucio tra il PD renziano e il centro destra bloccherâ qualsiasi possibilta ai 5 stelle di andare al governo. Nel frattempo il governo di Roma dei grillini avrà eroso parecchio consenso al movimento. Luca stai aweeno
ciao peter! grazie per l’abbastanza! abbracci!
stai sereno
Tienti gli abbracci, e tra tra un anno e mezzo quando voteremo ti terrai un altro governo Renzusconi ed un Nazareno- bis con annessi altri Alfano e Verdini . E se qualche grillone sarà ancora in giro sarà all’opposizione. E tu ancora Lateral con annessi Zucconi che avrà finito di ingrossarsi la bile in televisione sputando fango su tutto ciò che non sia PD. Voteremo anche il referendum e nonostante i sondaggi il SI vincerà e fra qualche anno qualche costituzionalista, che oggi viene zittito, forse avrà ancora la forza di dire : “che la riforma era un pasticcio io ve l’avevo detto”. Un abbraccio e buon PD.
ciao peter, sul pd io e zucconi abbiamo opinioni molti diverse e (come credo di aver già scritto) piuttosto che sostenerlo o votarlo al momento mi taglierei un braccio. ma va anche detto che io posso permettermi di esprimerle perché lui è un signore democratico e non interviene a tappare la bocca a chi non la pensa come lui come accade – faccio un solo esempio – sul sacro blog. questo perché “tutto ciò che non è m5s” è un posto divertente in cui albergano molte persone libere: facciamo un sacco di battute, siamo allegri, e c’è pieno di figa. quando vuoi, ti aspettiamo. un abbraccio (tocca restituirtelo) e a presto
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10209016421041998&id=1661433655