Con una manciata di fuoriusciti dal Cinque Stelle, magari reclutati da Civati, e l’appoggio di Vendola, che ha bisogno come il pane di rinverginarsi, Matteo Renzi poteva fare un governo progressista.
Invece lo farà con Alfano, Giovanardi, Formigoni, Cicchitto, Micciché, Lombardo.
E la riforma elettorale la approverà insieme a Berlusconi, che è – parole sue – un simpatico cazzaro.
A queste condizioni avremmo un governo NNCD (Nuovissimo centrodestra) per quattro anni.
Avremmo.
Ma la situazione è più seria. Renzi si crede così furbo da incassare le riforme, far saltare il banco, andare al voto rivendicando che aveva grandi idee ma non l’hanno lasciato lavorare.
Perché lui si fida della parola di Silvio e, al contempo, pensa di poterlo mettere all’angolo quando sarà il momento.
Per una piccola memoria storica, ricordiamo come andò l’ultima volta che qualcuno ebbe questa presunzione.
http://www.youtube.com/watch?v=tkun9YhrsMQ
Amen.