Non voto alle primarie Pd perché il Pd non mi rappresenta.
A Milano forse avrei fatto uno strappo perché le amministrative sono una storia a parte e vorrei che la vicenda Pisapia non restasse lettera morta.
Ma non sono residente.
Se avessi votato, avrei scelto Majorino.
Non amo Sala, ho colto i limiti dell’Expo le cui vestigia marciscono a Rho senza un piano di dismissioni, dopo una gestione non priva di importanti opacità.
Temo non sarà un buon sindaco ma spero di ricredermi.
Di più: non so neanche se possa vincere, perché se Comunione e Liberazione candida Lupi, certi poteri forti potrebbero preferire l’originale alla versione in salsa democratica.
Detto questo, Sala ha fatto una cosa molto semplice: ha mandato una sua rappresentante dal presidente della comunità cinese di Paolo Sarpi (che è grande e radicata da decenni) facendo promesse e chiedendo un appoggio.
Pubblicamente.
Il presidente in questione ha fatto sapere ai suoi rappresentati che Sala potrebbe favorirli e ha invitato a votarlo.
Sala sta raccogliendo – pare – preferenze anche (anche) da gente che non sa l’italiano, non sa esattamente nemmeno dove si trova, ma ha recepito un’indicazione di possibile miglioramento delle proprie condizioni e vota esclusivamente per i propri interessi.
Praticamente leghisti.
E’ brutto? E’ bello? E’ preoccupante? E’ poco opportuno?
Posto che sono domande legittime, che potremmo e dovremmo farci a ogni elezione (anche quando votiamo solo noi musi bianchi), e aggiunto che non voglio essere benaltrista e che se risultassero scambi di denaro sarebbe qualcosa che somiglia a un reato e andrebbe punito, vorrei porre una domanda ai colleghi giornalisti:
quando Hillary Clinton andrà a chiedere il voto alla Niaf, l’associazione degli italiani d’America, titolerete “L’ultimo tarocco: la Clinton recluta persino gli italiani”?
No, non credo.
Non oggi.
Ma immagino che i giornali americani lo facessero settant’anni fa.
Ecco, benvenuti nel 1946.
In un Paese bigotto che non sa nemmeno distribuire i diritti civili a tutti ma difende l’orticello, come una specie di riflesso pavloviano, se persino i cinesi votano alle Primarie.
Persino.
E persino persone dabbene, per un titolo, diventano come i razzisti.
Quelli che, loro sì, non muoiono mai.