11 febbraio, giornata del “Mi ricordo”

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Oggi è l’11 febbraio, il giorno del “Mi ricordo”.

Nel giorno del “Mi ricordo”, ricordiamo tutti insieme che se l’Italia non avesse prima sposato e poi subito vent’anni di dittatura, l’accordo con Hitler, le leggi razziali, la Seconda Guerra mondiale dalla parte sbagliata, oggi…

Istria e Dalmazia sarebbero ancora italiane, Rijeka si chiamerebbe Fiume, Split sarebbe Spalato, Koper sarebbe Capodistria.

Circa 300.000 italiani di Istria e Dalmazia non sarebbero stati costretti dalla Jugoslavia ad abbandonare le loro case, i loro averi, la loro vita, per finire precipitati in un Paese ostile, l’Italia, stritolato nelle logiche della Guerra Fredda.

Ma soprattutto noi italiani non avremmo occupato per 29 mesi parti delle odierne Slovenia e Croazia, sopprimendo ogni libertà, uccidendo circa 7000 innocenti, istituendo campi di concentramento, nell’atto ultimo della campagna antislava che dagli inizi aveva caratterizzato l’azione politica mussoliniana.

Non avremmo cioè messo le basi per l’orribile, ingiustificabile, tragica vendetta titina che portò alla morte nelle foibe di migliaia di italiani senza alcuna colpa.

Ai quali, oggi, 11 febbraio, giorno del “Mi ricordo”, noi che conosciamo la Storia, tutta, mandiamo un commosso pensiero.