Intervenendo ieri alle Camere, Matteo Renzi ha parlato dell’inchiesta sull’Eni.
Come si ricorderà, l’Eni è accusata di aver pagato uno sconquasso di tangenti in Nigeria, e il Corriere della Sera è stato il primo quotidiano italiano a far trapelare la notizia.
Renzi con una certa enfasi, ha spiegato che non saranno inchieste “citofonate sui giornali” a minare l’industria italiana mettendo a repentaglio “migliaia di posti di lavoro”.
Cioè, traduco:
1) Chi indaga sulle industrie – eventualmente – truffaldine, mette a repentaglio l’Italia.
2) I giornali che danno la notizia, pure. E comunque hanno certamente ricevuto quelle notizie da giudici infedeli.
Uno che volesse cambiare verso, davvero, a questo derelitto Paese, avrebbe potuto dire:
“L’inchiesta Eni è un fatto grave. Spero e credo che i vertici sapranno dimostrare la loro innocenza, ma in caso contrario siamo disposti a fare pulizia perché l’Italia ambisce a presentarsi sui mercati internazionali con le mani pulite e la testa alta. Questo è il nostro impegno di novità e trasparenza”.
Invece, ha detto, a giornalisti e giudici: fatevi i cazzi vostri.
Perché è la sua cultura. Che non solo è quella di Berlusconi: è la nostra.
Renzi. Razzi.
#stessoverso.
Ma veramente ha detto così??
… Comunque concordo con te sul fatto che è la cultura di molti, troppi nostri connazionali. Sono un commerciante di Verona e pur non essendo esente da colpe posso serenamente dire di provare angoscia per quello che vedo e sento ogni giorno in negozio. Bruno – Verona
Che amarezza!
Italiani brava gente…hai proprio ragione Luca, altro che “cambia verso”!
Intelligentissimo, colto, simpatico, ironico, geniale, Ti adoro