Renzi e la pazza Ikea

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Il lato B degli annunci a raffica è l’attribuirsi cose fatte da altri.

Nello sblocca-Italia di Renzi ci sono fior di fondi e riforme stanziati dal governo Letta, per dire. E nel progetto “antievasione” del Governo, la cui ideologia di fondo è quella di non rivendicare neanche per sbaglio un minimo di intransigenza con i ladri, c’è quella che viene annunciata come una riforma epocale: per la grande distribuzione – leggo su Repubblica, su segnalazione di un tizio che voleva sfrangiarmi la uallera e invece mi ha dato una notizia  – gli scontrini diventano telematici. Le catene manderanno in tempo reale i propri dati al fisco e non potranno evadere.

Wow.

Ora andate in un supermercato qualunque. O all’Ikea. Pagate, prendete lo scontrino: cosa c’è scritto sotto? Che è non fiscale. Perché? Perché i dati sono GIA’ ORA trasmessi per via telematica e quindi per l’erario fanno fede quelli, e non il vostro pezzetto di carta, che funge solo da ricevuta.

La riforma epocale che oggi, per dire, è l’apertura del Messaggero, è stata fatta con una legge del 2004.

Dice: ma per gli altri commercianti? Beh, quella com’è noto è evasione di necessità. Non latrocinio, non concorrenza sleale nei confronti di prova a stare sul mercato onestamente. Mica vorremmo andare a rompere i coglioni agli elettori di Alfano?

Perché, come dice il saggio (e chi governa) è sempre meglio una base elettorale che una base imponibile.

#stessoverso

Ciao.

6 pensieri su “Renzi e la pazza Ikea

  1. Bisognerebbe fare in modo che non sia necessario evadere per sopravvivere sul mercato… Se non cui riesci perché sei un incapace è un conto, non riuscirci perché più del 70% del tuo reddito se ne va in tasse, è un altro… Pagare tutti, ma proprio tutti, ma pagare meno, ed onestamente parametrizzato sul reale guadagno e non si studi di settore e altre stronzate del genere.

    • giorgio

      sono sotto verifica fiscale e l’ufficio mi chiede conto di circa 120 operazioni su conto corrente di cui un centinaio sono operazioni tracciate perchè sono bonifici, assegni e mav e anche accreditamenti di stipendio alla faccia della tracciabilità

  2. Premesso che sono un cordiale oppositore di Renzi, andrebbe osservato che la legge del 2004 “consente” alla GDO di inviare lo scontrino telematicamente etc etc, il disegno attuale “obbliga” la GDO etc etc.
    Renzi resta antipatico, ma nel merito la differenza c’è e (almeno un po’ di) innovazione anche.
    Resta infatti ben difficilmente [spiegabile] vendibile il motivo per cui l’obbligo non si esteso a tutti o quasi.

  3. Mauro

    Lo sfruttare operazioni fatte dai predecessori per farsi bello è un vecchio sport dei politici. In questo lo Splendido di Firenze non mi pare affatto un rottamatore, infatti continua con l’ andazzo della vecchia politica

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