Emilia-Romagna, ultime ore per votare alla Regionali: la guida definitiva

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Stefano Bonaccini

SOSTENUTO DA Pd, Sel, Emilia-Romagna Civica, Quella roba là di Tabacci, Forza Italia*.

IL PROGRAMMA Essere renziano finché c’è Renzi, poi con quello che viene dopo. Ah, dicevate la Regione? Ma quella più o meno è sempre andata benino prima, perché cambiare? Una cosa tipo Errani, diciamo, ma con meno capelli e se possibile senza avvisi di garanzia.

IL PUNTO DEBOLE Non buca il video ma buca l’apparato riproduttivo di chi lo guarda in tv.

IL PUNTO FORTE Non ha fratelli che gestiscono aziende.

LA CURIOSITA’ Curiosità? Bonaccini?

SLOGAN ELETTORALE “Il futuro è un posto bellissimo, andiamoci insieme”.

LA FRASE CELEBRE “Il futuro è un posto bellissimo, andiamoci insieme? Ahahaha. Ma chi l’ha scritta ‘sta ca… Matteo? Perfetta”.

DICONO DI LUI “Sarà anche renziano della prima ora, ma fino a due anni fa credeva che la Leopolda lavorasse alla Bruciata” (Matteo Richetti)

* Non accreditata

 

Alan Fabbri

SOSTENUTO DA Lega Nord, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Fascisti su Marte, Parrucchieri Padani.

IL PROGRAMMA Doppio Slalom o Il Pranzo è servito.

IL PUNTO DEBOLE Poca personalità: molti di quelli che l’hanno incontrato in campagna elettorale credevano fosse uno dei due bodyguard di Salvini. Una volta avvisati dell’equivoco, esprimevano comunque l’intenzione di votare l’altro bodyguard di Salvini, Giangi Lambrate.

IL PUNTO FORTE Vuole riaprire le case chiuse, così se la Regione va a p****ne almeno non si ammala.

LA CURIOSITA’ Suona in una cover band. Quando esegue una canzone dei Nomadi, per coerenza fa prima sgomberare il palco.

SLOGAN ELETTORALE “La Regione dev’essere una casa di cristallo, ma occhio a parcheggiarla lontano dai centri sociali”.

LA FRASE CELEBRE “Non sono razzista. Ho avuto un computer che leggeva i Cd Rom”.

DICONO DI LUI “Grande Alan! Basta con quei bifolchi romagnoli” (i suoi elettori in Emilia), “Grande Alan! Basta con Emilia ladrona” (i suoi elettori in Romagna).

 

 

Giulia Gibertoni

SOSTENUTA DA Movimento Cinque Stelle, Casaleggio e associati, Stop Scie Kimike, Troll Pd pentiti.

IL PROGRAMMA Apriremo la Regione come una scatoletta di to… già usata? Ha portato male? Va bene. Quella del reddito di cittadina… non si può? Ok, indìco le Regionarie e poi vi faccio sapere.

IL PUNTO DEBOLE E’ stata scelta online con appena 266 preferenze, battendo in volata un cugino di Rocco Casalino, Sgabanaza e il campione regionale di Candy Crush Saga.

IL PUNTO FORTE E’ totalmente autonoma rispetto agli eccessi di Beppe Grillo, almeno finché non le cambiano le pile del transponder.

LA CURIOSITA’ Non è stata eletta alle Europee per due soli voti perché purtroppo i due che volevano votarla sono stati espulsi dal MoVimento mentre entravano in cabina elettorale.

LO SLOGAN ELETTORALE Vota Giulia Gibertoni e te li togli dai… futuri assetti politici della Regione.

LA FRASE CELEBRE “Quando vado da Mirandola a Milano passo da Mantova per non rischiare di essere fotografata con Pizzarotti”.

DICONO DI LEI “Quando lavorava come manager alla Maserati è stata fondamentale per l’affermazione del nostro marchio” (Giorgio Porsche)

 

 

Cristina Quintavalla

SOSTENUTA DA L’Altra Emilia Romagna, Lista Tsipras, Trotzkisti anonimi.

IL PROGRAMMA Cioè c***o compagni, nell’ambito di una rivalutazione complessiva della sinistra sociale, e nella misura in cui i rivolgimenti storici e territoriali ridefiniscono il concetto stesso di impegno politico (finito lo spazio).

IL PUNTO FORTE C’è gente a sinistra che pur di non votare Pd voterebbe Sganapino. E Sganapino è candidato numero 28 della Lista Altra Emilia Romagna.

IL PUNTO DEBOLE Ha chiesto di tenere le riunioni del Consiglio Regionale in greco.

LA CURIOSITA’ Nel rispetto del referendum, vuole che l’acqua torni a essere pubblica. Il Pd ha aperto, a patto che le Coop vincano gli appalti per scaldarla e poi scoprirla.

LO SLOGAN ELETTORALE “Errani humanum est, Bonaccini diabolicum”.

LA FRASE CELEBRE “Il percorso partecipato del riformismo richiede scelte impopolari ma nette, manlevando le classi più deboli da logiche di mercato che (finito lo spazio).

DICONO DI LEI “Siamo avversarie, ma la stimo: fa la ceretta tutte le settimane” (Alessandra Moretti)

 

Maurizio Mazzanti

SOSTENUTO DA Liberi cittadini, sua zia, transfughi di Beppe Grillo.

IL PROGRAMMA Tipo quello del Movimento Cinque Stelle ma senza i sacrifici umani di chi dubita del terzo segreto di Casaleggio.

IL PUNTO DEBOLE Il vero front man doveva essere Giovanni Favia, ma purtroppo in un’intervista rubata a La7 ha sostenuto che Mazzanti è un incapace ed è stato messo ai margini.

IL PUNTO FORTE Il punto forte di “Liberi cittadini” è attualmente in fase di ricerca al Cern di Ginevra. Ove arrivasse conferma di una sua esistenza, sarete tempestivamente aggiornati su corrieredibologna.it

LA CURIOSITA’ Mazzanti ha chiuso la campagna elettorale all’ospedale di Budrio perché soffre di reumatismi al gomito e il venerdì pomeriggio fa la ionoforesi.

LO SLOGAN “Siamo tanti con Mazzanti! Tutti insieme! Ehi, dove siete?”.

LA FRASE CELEBRE “Magari confluendo in Tsipras due consiglieri li prendevamo pure”.

DICONO DI LUI “L’ho conosciuto a Budrio ed è un bravo ragazzo. Ma temo sia il classico candidato materasso” (Giacomo Commendatore, titolare Eminflex)

 

Alessandro Rondoni

SOSTENUTO DA Udc, Cdu, Ncd, Ccd, Dc, Cd, Cud, Cl e la partecipazione dei gestori Agip.

IL PROGRAMMA E’ ciellino: il programma verrà reso noto solo dopo presentazione di regolare fattura.

IL PUNTO DEBOLE E’ ciellino: vestendo come un giornalista romagnolo cinquantenne, è lui che fa da look stylist a Formigoni.

IL PUNTO FORTE E’ ciellino: se lo eleggono costruirà un’Emilia-Romagna sopraelevata identica all’originale distribuendo appalti un po’ a tutti.

LA CURIOSITA’ E’ ciellino, e ha scelto personalmente il titolo del prossimo Meeting di Comunione e Liberazione: “La guerra dei sessant’anni alle regioni rosse: mettersi d’accordo sui cantieri e risolverla da subito come Dio comanda senza tante storie”.

LO SLOGAN E’ ciellino: “Una politica nuova per la gente lontana dai soliti personaggi”.

LA FRASE CELEBRE “Ciellino io? Mai stato. Casomai è Cl che è rondoniana”.

DICONO DI LUI “Rondoni? Quello di Comunione e Liberazione?” (chiunque)

Uscito sul Corriere di Bologna 

5 pensieri su “Emilia-Romagna, ultime ore per votare alla Regionali: la guida definitiva

  1. piero

    Tutto molto divertente, ma dopo una risata, ci si rende conto che il panorama è desolate.
    Vincerà Bonaccini. come d’altronde si sapeva già da mesi, ma batterà tutti i record, di sicuro quello di essere stato eletto con il più basso numero di votanti da 60 anni a questa parte in Eimilia Romagna.

    Vediamo se avrà anche il coraggio di dire che la sua elezione è legittimata dal voto della maggior parte egli elettori.
    Comunque l’astensione così alta è l’unico vero segno di cambiamento. Io lo considero un fatto positivo significa che gli elettori non sono più disposti a dare consenso a scatola chiusa ed usano quindi l’unica possibilità che è loro rimasta, l’astensione.
    Mi auguro che questa classe politica ne prenda atto e cambi strada. Non sono d’accordo che un voto non espresso è un voto perso e non conta nulla.
    Certo sul risultato finale non conta nulla.
    Ma il significato politico di una partecipazione al voto così bassa è lampante e non di certo ininfluente. Speriamo.

  2. CHRISTIAN

    Ciao Piero,
    non son d’accordo con te sul fatto di considerare positivo l’astensionismo: non lo son mai stato e penso non lo sarò mai. Anzi, aggiungo, che da Bolognese(ma probabilmente da qualsiasi altro cittadino che si rendesse conto che nella propria regione ha votato solamente il 37% degli aventi diritto) provo un pò di vergogna.
    Quando sento dire “mi fanno tutti schifo” quindi non vado a votare mi viene anche un pò di nervoso. Ti fanno tutti schifo? Puoi sempre impegnarti tu in prima persona. Tu inteso genericamente non tu inteso tu Piero ovviamente.
    Credo che a votare si debba andare sempre e credo anche che il fatto di non andarci non sia letto da chi di dovere come un invito a migliorarsi, ma come una presa di coscienza che la mancanza di credibilità della politica sia il lasciapassare per poter agire ancora di più come non si agirebbe se ci fosse maggior attenzione, critica ed interesse da parte della collettività.
    Credimi sarei felicissimo di sbagliarmi, ricredermi e darti ragione.
    Io a votare ci sono andato. Come succede da tempo non voto convintissimo(vorrei sapere quanti lo sono davvero dopo aver messo la croce), però son sicuro che mi sentirei più in difetto con me stesso e anche con gli altri se a votare non ci fossi andato.

  3. piero

    Posso essere anche d’accordo con te ma ogni volta che affronto il discorso dell’astensione, la domanda è sempre la stessa:, Perchè tanta gente non ritiene più utile esprimere il proprio voto ? Siamo, (sono) diventati improvvisamente tutti qualunquisti ? Non credo. E’ che l’astensione è ormai l’unica forma di protesta che è rimasta all’elettore. ed è il segno del rifiuto totale del modo di governare dei nostri politici, in questo caso dei politici locali. Un astensione di questo tipo in Emilia Romagna non si è mai verificata ed è un segno fortissimo del fatto che gli elettori, non ritengono più il voto uno strumento democratico sufficiente a rappresentare i loro interessi. La società cambia velocemente e diventa sempre più complessa, e l’espressione del voto diventa uno strumento ormai insufficiente per esprimere interessi specifici. E gli elettori attraverso l’astensione hanno mandato un messaggio molto forte in questo senso. e questo messaggio non può essere ignorato. Contrariamente a quello che tu dici l’attenzione critica e l’interesse da parte della collettività c’è stato e come ed ha punito con l’astensione ciò che è accaduto in conclusione della legislatura appena terminata. Che ha visto un governatore uscente condannato in 2° grado e costretto a dimettersi, e un’intera giusta sotto inchiesta per le spese pazze in regione. L’astensione è la protesta contro tutto ciò e io la trovo giusta, legittima ed efficace. Non si può continuare a dare il proprio avvallo a questo modo di fare politica andando a votare come se niente fosse successo. Una percentuale così bassa di votanti toglie legittimità di rappresentanza a chi viene eletto, poichè inevitabilmente rappresenta una piccola minoranza di cittadini. In una elezione come quella per la regione Emilia Romagna, dove l’esito del voto viene dato per scontato, ormai da mesi,, si và a votare sapendo già chi sarà il vincitore, stante questa situazione, qualsiasi voto io possa esprimere non cambierà il risultato,e porterà a governare coloro che hanno dato un pessimo spettacolo di sè nella scorsa legislatura. Non mi rimane che protestare è l’unico strumento che mi è rimasto, non e più il mio voto che sarà inutile per qualsiasi cambiamento, ma l’astensione con la quale almeno, avrò tolto un pò di legittimità al risultato del voto. Credo che molti, come me abbiano fatto questo tipo di riflessione ed abbiano scelto di non votare per protesta , non per disinteresse o mancanza di attenzione .Un saluto.

  4. CHRISTIAN

    Siamo d’accordo, per carità, sul fatto che non rintengo il 63% degli emiliano romagnoli qualunquisti ci mancherebbe altro. Anzi la mia delusione sta proprio nel fatto che siamo stati sempre un’eccellenza a livello di affluenza. Dico però che rimane l’unico modo per dire la propria e soprattutto rimane un diritto che qualcuno si è guadagnato anche per noi. E quando qualcuno si è battuto per me che son venuto dopo mi sento in difficoltà a non esercitare quel diritto.
    Anche perchè faccio un ragionamento, poi dimmi se sei d’accordo o meno: il fatto che solo il 37% abbia votato ha per caso fatto dire a qualcuno “Non mi sento legittimato dal voto di così poche persone”? No, anzi, renzi ha detto “sì han votato pochi…ma abbiamo fatto il pieno”.
    Un saluto anche a te e ti ringrazio per lo scambio di opinioni.

  5. piero

    Rispetto il tuo pensiero, il diritto di voto è sacrosanto, però nel caso specifico delle elezioni in questione,ripeto, l’astensione è stata la manifestazione di un dissenso e di una protesta. Sarei rimasto sconcertato, al contrario, se dopo la pessima conclusione della scorsa legislatura targata PD, con scandali e ruberie e condanne della magistratura,gli elettori si fossero precipitati in massa con percentuali dell’ 80/90 per cento a votare ancora PD.
    Non è andata così e il PD ha perso 600/700 mila voti.
    Io di questo mi rallegro perchè vuol dire che la gente non è affatto distratta e disinteressata ed anzi ha voluto punire gli scandali e le ruberie. Santo Dio, non si può continuare a votare tappandosi il naso ogni volta.
    Riguardo al tuo ragionamento, di sicuro chi è stato eletto non dirà mai di sentirsi deligittimato dallo scarso numero dei votanti, ma la deligittimazione è nei fatti e sta nei numeri, chiara ed inconfutabile, checchè ne dica quel fesso di Renzi.

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