Se 3000 euro vi sembran pochi

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Non so voi, ma io 3000 euro in contanti non li ho mai avuti né maneggiati.

Nei periodi in cui il mio conto in banca non emette rumori di grotta disabitata, i soldi li tengo lì.

Se esagero con un prelievo al bancomat al massimo è di 240 euro (così non mi fregano con le 5 banconote da 50 e nessuno s’incupisce a darmi il resto).

Nel 2015, persino in Italia, chi voglia pagare con bancomat e carte di credito quasi sempre riesce nell’intento.

Se deve fare un versamento più importante, effettua un bonifico.

A meno che non voglia evitare di essere tracciato. In quel caso, gli servono i contanti.

Ieri sera il presidente del consiglio, ospite in tv di un tizio che conduce un programma in Rai dopo aver raccolto firme per abolirne il canone, ha detto che pensa di alzare a 3000 euro la soglia dei possibili pagamenti in contanti.

Probabilmente non lo farà – annuncia tante cose – così come, al momento, le schermaglie post-Nazareno hanno cancellato la soglia del 3 per cento sul falso in bilancio che avrebbe favorito Berlusconi e berluschini.

Ma al pubblico compiacente di Porro, il Premier ha lanciato un messaggio molto chiaro: per ridare ossigeno al Paese, per dare una possibilità ai soldi di girare, la prima cosa che gli viene in mente è permettere ai piccoli evasori di farla franca.

E’ un invito a delinquere dritto per dritto. Che finisce nelle terga di chi le tasse le paga e cosparge di napalm il residuo senso civico del Paese.

Roba con cui la Dc ha governato per una cinquantina d’anni.

Che Renzi fosse di quella controversa stirpe si sapeva, e forse non è neanche un male.

Solo che lui pensa di essere La Pira. Invece è Remo Gaspari.

5 pensieri su “Se 3000 euro vi sembran pochi

  1. Sì, non piace nemmeno a me il nero. Però se i soldi restano bloccati o continuano a girare in nero è peggio. Meglio alzare il limite o toglierlo e far rientrare quei soldi in circolo. Magari stando più attenti che quei soldi vengano usati in chiaro, con scontrini e ricevute. Credo sia relativamente facile, volendo, beccare i grossi evasori. Solo che è difficile poi farli pagare.

  2. Flavio

    Gli evasori con i quali ho avuto a che fare io (idraulici, lattonieri, avvocati…) i soldi li tenevano nella loro cassaforte in casa, non si sognavano proprio di portarli in banca.
    Qualcuno lo dica a Renzie.

  3. Piero Loreti

    Caro Luca solo due cose semplici semplici:

    Vorrei essere libero di :
    1) Non pagare un canone per un servizio di cui non usufruisco.
    Non guardo i programmi di SKY e quindi non li pago
    Non guardo i programmi Mediaset Premium e quindi non li pago.
    Allo stesso modo vorrei essere libero di non guardare i programmi Rai e di non pagarli senza per questo essere chiamato evasore-

    2) Alla fine di un anno di lavoro. Dopo aver pagato ogni lira di tassa su ciò che mi viene pagato in busta paga vorrei essere libero di usare il mio denaro senza rendere conto a nessuno. Voglio che mi venga restituita la libertà di spenderli come voglio, un po alla volta, o tutti insieme, voglio usarli per farci ciò che voglio, giocarli al casino, o andare a puttane, comprarmi l’auto dei miei sogni, o strafogarmi di cibo fino a schiattare, spenderli con il bancomat o tutti i contanti. Svuotare il conto corrente e metterli sotto il materasso, o regalarli ai bambini poveri, o mandarli in una banca ai Caraibi, dove sogno di trasferirmi quando smetto di lavorare.

    In due parole voglio che mi venga restituita la mia libertà senza essere chiamato evasore, la libertà che avevo ed ho sempre avuto da quando, onestamente, ho cominciato a guadagnarmi la pagnotta con il mio lavoro, senza il sottofondo della rampogna di quelli come te da vent’anni ci sfrangono le balle con questi argomenti.

    Vorrei vivere in un paese libero e civile dove gli evasori , quelli veri, siano, perseguiti, trovati e fatti pagare, senza per questo privare della libertà tutti gli onesti.

    Un saluto.

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