La stampa di regime, i pennivendoli per colpa dei quali siamo al 2474esimo posto nella classifica della libertà di stampa, dietro a Burkina Faso, San Marino e Ladispoli, hanno colpito ancora.
E quel che è più grave l’hanno fatto per spostare l’attenzione dai contenuti, che spaventano lorsignori, suddditi di Renzie che prima o poi dovranno fare i conti col volere del popolo. E verranno fatti neri.
Durante la marcia Perugia-Assisi organizzata dal MoVimento Cinque Stelle, Beppe Grillo ha pronunciato le seguenti parole: “È il sistema che non va. Veronesi, ad esempio, pubblicizza le mammografie, ripete di continuo alle donne di farle. Probabilmente Veronesi parla così per avere sovvenzioni per il suo istituto. Dicono che bisogna fare una mammografia ogni due anni e le donne la fanno perché si informano male, leggono Donna Letizia, del resto la differenza di mortalità tra chi la fa e chi non si sottopone alla mammografia ogni due anni è di due su mille. Certo è qualcosa, ma comunque pochissimo”.
Purtroppo però giornali notoriamente anti-grillini come il Fatto Quotidiano, finanziati dal Pdmenoelle attraverso un torbido giro di solarium collegati ad Andrea Scanzi, ne hanno tratto una sintesi del tutto impropria, e cioè che Grillo voleva attaccare Veronesi accusandolo di propagandare la prevenzione del cancro per proprio tornaconto personale, e che, sostanzialmente, sottoporsi a quegli esami non serve a una beneamata minchia.
Beppe, da persona mite e sincera qual è, ha allora spiegato, anche a chi non voleva sentirle, l’esatto significato delle sue parole, con un limpido comunicato: “Non penso che la mammografia non sia utile o necessaria. Anzi penso che sia utilissima. Ce l’avevo con la cattiva informazione che fa credere che facendo questo esame non venga il tumore. Credo che le donne si debbano informare perché a volte ci sono dei falsi negativi o dei falsi positivi che possono allarmare inutilmente”.
E anche qui i giornalai, che ricordiamo vivono in ville con piscina grazie ai miliardi di euro pubblici che ognuno di loro riceve personalmente ogni anno, hanno travisato, col vile pretesto che nessuno al mondo crede alla mammografia come cura per il cancro, che Grillo non sa un cazzo di medicina e dà corpo al neoluddismo di ‘sta fava che in tema di terapie ci ha regalato i Di Bella e i Vannoni, e che comunque quando racconta una cazzata è sempre colpa dell’informazione come ai tempi di Silvio.
Bene: è ora di basta.
E’ ora di informarsi su siti affidabili, non sensazionalistici, indipendenti, come Tze-Tze.
Ma soprattutto è ora di basta ai giochi torbidi dei poteri forti.
Perché, al di là del fatto che, come tutti sanno, i tumori si curano con acqua e bicarbonato – ma questo non vi viene detto per il noto complotto del Bildeberg, di Scalfarotto e della triade sindacale – questa polemica montata sul nulla ha avuto il solo effetto di oscurare in parte i cinque milioni di persone scesi ieri in piazza di fianco a Beppe e Roberto, e di togliere attenzione al quesito principale:
ma come cazzo vi salta in mente di intestarvi il percorso apolitico e apartitico della marcia Perugia-Assisi?
Ma non vi vergognate?
Nemmeno un po’?