“Negri; Furlanis, Pavinato; Tumburus, Janich, Fogli; Perani, Bulgarelli, Nielsen, Haller, Pascutti (Capra)”.
Fino a ieri, sapevo che mai avrei visto il Bologna rivincere lo scudetto. Anzi, che mai l’avrei visto vincere, visto che nel 1964, quando accadde l’ultima volta, manco ero nato.
Sapevo che mai avrei visto la festa che toccò a mio padre, ai suoi amici, ai suoi fratelli, in quel giugno di 52 anni fa. Con lo spareggio. Contro l’Inter. Sapevo che avrei dovuto contentarmi di ricordi non miei. Della città silente e poi festante mentre le radioline gracchiavano la diretta dallo stadio Olimpico di Roma.
Ecco, l’Olimpico.
Da oggi pomeriggio so che, mancate quelle del 1960 per ragioni anagrafiche, non potrò vedere da vicino manco le Olimpiadi.
Fossi stato la Raggi, avrei detto una cosa semplice e dritta: ma vi pare che ci imbarchiamo in questa avventura insieme a Malagon de’ Malagoni e Montezemolo, cioè due che hanno sulle spalle i disastri dei Mondiali di nuoto del 2009 e di Italia ’90? Sarebbe stata una precondizione perfetta per oggettivare il no: “Cambiateli e ne parliamo”. Non li avrebbero cambiati. Sipario. Applausi.
Invece è stata inscenata una pantomima di mesi, frutto delle divisioni correntizie del non partito, e oggi si racconta che il no significa semplicemente rispettare la parola data. E non è vero. Perché mentre il sacro blog tuonava contro i Cinque Cerchi, Di Maio andava in tv a promettere che i Cinque Stelle sarebbero stati l’anima di un’Olimpiade pulita. E la sindaca prometteva un referendum.
Travaglio (lo scrivo anche per evitare un’altra pur interessante gragnuola di sms) ha certamente ragione: le Olimpiadi rischiavano di essere un omaggio ai soliti noti romani, agli interessi di Caltagirone e amici vari, ai poteri forti e compagnia cantante. Però lo dico in francese: ma se non le fate voi, chi cazzo le deve fare? Chi può fare argine con l’onesta – onestà-onestà – alle speculazioni e alle corruttele? Chi può dimostrare agli italiani che le cose si possono fare senza cadere nel marcio? E che, se si presenta, il marcio può essere affrontato e debellato?
Dice: pure tu stai difendendo la pagnotta, i tuoi editori (ne ho alcuni: uno non è grillino, uno da qualche tempo un po’ lo è diventato) e chissà quali interessi. Siccome invece non conto una cippa, e parlo per me, difendo le Olimpiadi solo ora che non si fanno. Perché difendo me, e l’egoismo di chi ha visto smaterializzarsi una festa e, al contempo, un soffio di speranza, di modernità e di futuro per questo Paese rinchiuso e incazzato, diventato ormai una specie di pagina Facebook livorosa in cui si cerca costantemente qualcuno a cui dare la colpa del proprio fallimento.
Che invece è di tutti.
Perché certo, i conti. Certo, gli impianti abbandonati intorno a Torino. Certo, il deficit di Londra. Ma se oggi l’Appendino si fa bella col lavoro dei suoi predecessori è anche perché la sua città è rinata coi Giochi. E con le Olimpiadi, la Gran Bretagna ha formato una generazione di atleti, e di giovani, che sono il seme del futuro. Quelli che ad esempio hanno votato contro la Brexit perché l’Europa, e il mondo, li avevano appena respirati. Conosciuti. Amati.
Non. È. Solo. Una. Questione. Di. Soldi.
È Politica.
La sconcertante conferenza stampa (slides, faccette e claque: pareva Renzi) con cui la Raggi e il suo tutore Frongia hanno spiegato la decisione, sembrava la nemesi perfetta di chi ha subito il complotto per vincere. E non sa da che parte voltarsi.
Chiedevano, i giornalai cattivi, dove avrebbero trovato i denari per ristrutturare gli impianti senza i fondi olimpici. Il vicesindaco ha risposto aggressivo qualcosa di condivisibile (“Opponiamo la cultura dell’ordinario a quella della straordinarietà”) ma poi non aveva idea di cosa argomentare nello specifico: come agire, su quali impianti, con quali soldi. Non avevano neanche pensato a come parare il colpo mediatico annunciando per filo e per segno cosa pensano di combinare ora. Parlavano delle piste di bob del 2006: roba che ormai manco più per i like su Twitter.
Se non si è capito, lo ripeto: Renzi e le sue ricette vuote, l’ottimismo berlusconiano fatto di niente, le leggi per licenziare spacciate per motori dell’occupazione, mi garbano quanto un gattino attaccato al sottoscala. Ma a dire “tanto in Italia va sempre a finire così”, a postare quattro foto sugli impianti non finiti, a denunciare massoni e banditi vanno bene un giornale o un blog. Se fai politica, ti sporchi le mani. Perché significa che lavori. L’importante è sapere come pulirle. E avere un piano per evitare che si sporchino di nuovo. Contaminare gli altri col proprio culto per la legalità. Che sennò è vuota enunciazione.
Significa avere il coraggio di cambiare un Paese. O una città, intanto. Dal basso. Dimostrando con i fatti che per far governare la società civile non abbiamo bisogno di importarla dalla Svezia.
Invece è stato un pomeriggio triste. Perché ha confermato che il problema dell’Italia sono principalmente gli italiani (cittadini, classe dirigente) che giurano di voler cambiare ma nel profondo pensano che nulla possa cambiare.
Mi sa che sia più facile lo scudetto del Bologna.
Comunque della formazione del Bologna il più in tema è (Capra)
ti credevo fuori da quei giornalisti venduti,invece anche tu segui a ruota!Critichi la raggi ma non te ne frega niente se poi si fa altro debito su debito,ciò che conta è battere il ferro finchè è caldo.Trovo strano che parl senza fare un’analisi critica,tu se vuoi comprare o rstrutturare o edificare una casa per te,se non hai i soldi faresti un mutuo con le banche di adesso?!Lo sai che se non hai i soldi le banche non te lo fanno l prestito!?E tu pensi che le banche non si freghino le mani se Roma chiedesse i soldi per le Olimpiadi!?Non hai pensato che siamo sempre noi a tirare fuori i soldi!?Si è visto quale rinascita ha avuto torino,ti sei informato sul debito di quella città!?Ultimamente stai scadendo molto nel patetico a tenere il moccolo al tuo capo mister Z. forse perchè non hai altri posti per lavorare!?Deludente!!!
ma ‘sta roba della casa che copincollate a nastro è una slide? e sempre ‘sta roba dei soldi: cheppalle. ho scritto proprio che i soldi, il passato, non possono essere l’unico discrimine se hai un piano per il futuro. ma devi averlo. ti ringrazio comunqe per la passata considerazione, ma se pensi che io sia un venduto perché esprimo una posizione tra l’altro a babbo morto (quindi non passibile di un qualche interesse) ti consiglio di rivolgerti a figure più autorevoli di cui beppegrillo.it è certamente pregno. un abbraccio (fda)
non sei un venduto, ma l’unica cose che sai dire su Renzi e’ che ha preferito farsi i selfie invece di non lasciarsi fotografare con i delegati Fiom che aveva ricevuto… patetico… se non sei venduto come dici di essere, dovresti essere il primo a criticare fortemente l’operato del tuo capo: Renzi ma non lo fai mai.. chissa’ perche’…
mi terrò il piacere di aver risposto educatamente a uno che insulta. e continuerò a scrivere e dire quello che penso come sempre, prendendomi i rischi del caso. ti auguro felicità e allegria. ciao.
ma non era che i soldi andavano spesi per fare palestre, campi sportivi?
Ora si scopre che con le Olimpiadi la Gran Bretagna ha formato gli atleti???
e che con le Olimpiadi si poteva dimostrare che le cose si possono fare senza cadere nel marcio???
Con strutture incacrenite pronte a gestire tutto????
Ma ti rendi conto di quello che scrivi??
Invece vuoi vedere che ora il marcio viene fuori??
Hanno tolto l’ossigeno a molti parassiti…
e poi… bastaaaa…
e ha detto e poi non ha fatto!
e la Raggi ha sorriso 2 volte invece doveva sorridere 3!
bastaaa … tutti tutti i giornali, giornalisti… basta
hai perso l’occasione per scrivere un bel articolo sui fenicotteri rosa
grazie! consiglio sempre un controllo ortografico prima di postare! abbracci!
Io ti ascolto al mattino, ti prego dimmi la ricetta.
Ho bisogno di sapere come fai a non implodere in una supernova di bestemmie verso una certa categoria di persone che con la scusa di rendere onesto il mondo ha totalmente perso di vista cosa sia l’etica, la decenza e l’obiettività.
La mia famiglia è di umili origini, ma per il prossimo periodo voglio specificare che la ricchezza materiale non è il nodo centrale del discorso. Si sa mai, con la gente che gira.
Sono anni che persone migliori di me lo dicevano, io lo ribadisco :
Signori, cari miei, si nasce.
Non ho mai letto un articolo così triste in tutta la mia vita….complimenti vivissimi
ciao guido! grazie! ricambio la cordialità! un abbraccio
beh, Fiuccia oggi come oggi ha molto senso fare un mutuo, certo devi avere un lavoro a tempo indeterminato, però i tassi sono molto bassi e ci sono alcune banche che fanno condizioni che magari nei prossimi anni non ci saranno più. Ahimè sono un precario, altrimenti lo avrei fatto subito per una casa vacanza. Sulle olimpiadi sono per il no a Roma, per tanti motivi detti da altri, però a Torino sono state molto utili e hanno dato importanza e visibilità alla città, che sfrutta ancora oggi. Fare debiti per un comune è normale nel tentativo di migliorare la città. Sono altri i casi in cui le grandi opere hanno fatto danni.
Lei che mette in discussione l’impatto positivo sulla città di Torino dopo i Giochi del 2006 su quali elementi si basa? Vive in città o vi lavora anche solo saltuariamente?
Le posso assicurare che si sbaglia di grosso. Il debito è oggettivamente un fatto, ma senza le Olimpiadi la città graverebbe in condizioni ben peggiori.
La invito ora a fare un giro in città e a compararla con la città prima del 2006.
Scusa ma non è che per vedere se i cinque stelle sanno governare un evento bisogna per forza mettergli in mano la gestione di tanti soldi pubblici che paghiamo tutti noi e poi i romani per primi votandola hanno difatti votati per il no visto lo scontro che ci ha rotto le scatole con giachetti su olimpiadi si olimpiade no. La domanda finale per me comunque resta serve? C’è bisogno di far conoscere Roma e l’Italia ancora di più di quanto lo sia già? Se si allora si facciano le olimpiadi e magari si provi ad andare su Marte altrimenti si facciano quelle opere di cui si sente il bisogno senza prendere a pretesto le olimpiadi. Scusa se mi sono dilungato anche io non ho visto Bologna Inter e tantomeno le olimpiadi di Roma ma preferisco che i giochi olimpici li faccia politicamente qualcun altro.
Mi piace quando ha scritto che nn c’è bisogno delle Olimpiadi per far conoscere di piu Roma e l’Italia. Teniamoci caro e curiamo quel patrimonio artistico e culturale che già buona parte del mondo conosce e vuole vedere
Luca , il tuo ragionamento di fondo può anche essere corretto ma se tu hai una famiglia piena di debiti cosa fai ? ti avventuri in nuove spese o cerchi di dimostrare la tua capacità cercando di sanare tutto il disastro che ci circonda ? Penso che i M5S avranno di che lavorare per riparare i disastri che già esistono e per dimostrare, semmai, di che pasta sono fatti, prima di imbarcarsi in nuove avventure. Riflettici
Io ero contrario a fare le Olimpiadi in Italia in questi anni e mi toccò pure dare ragione a Monti a suo tempo (e mi sveglio talvolta la notte urlando per lo spavento ripensandoci) quando lo disse lui. Ma se effettivamente i 5S continuando a fare strategia tira&molla, vedo&nonvedo, dico&nonhodetto, pure su questo, finisce che cambi idea, rubo la torcia olimpica e a Roma ce la porto io. Camminando, che sono fuori forma.
Due appunti: sulla scelta dei romani, si suppone abbia più valore quanto espresso nel programma elettorale che non le dichiarazioni di un deputato (non di Roma, per altro). Il secondo: pretendere che accettino la sfida delle olimpiadi, perché devono essere in grado di sovvertire 50 anni di malcostume divenuto sistema in tre mesi, mi pare infantile.
La domanda “ma se non le fate voi, chi cazzo le deve fare?” è giusta, però la mancanza di volontà di mettere mano alle leggi che alimentano la corruzione (quella sugli appalti) e alla giustizia che la punisce impediscono di ipotizzare un grande evento senza furti. E poi non dimentichiamo che gli studi recenti dimostrano che le olimpiadi sono fonte di debito. Sempre. Non solo dove si buttano soldi pubblici dalla finestra, come in Italia.
Londra ha speso il doppio del preventivato. Soldi dei cittadini. E i cittadini romani hanno espresso il loro parere sulle olimpiadi votando la raggi che, già da mesi, era contraria.
La normativa sugli appalti pubblici è cambiata. Quest’anno
Prendi un aereo e vai a vederle a Mosca. Sempre a spese tue. Perché se non l’hai capito, la maggior parte dei cittadini italiani, di spendere soldi per le olimpiadi, non ne hanno voglia. E basta leggere un po’ di commenti qua e la per accorgersene. Saluti
ciao marco (?), io non capisco perché scegliere l’anonimato quando si discorre, ma figurati. io faccio un ragionamento di sistema che, è scritto chiaro, non parte dai soldi. tu rispondi con le slides di virginia. va bene, non è un problema, prenderei atto del disaccordo e ti saluterei. un abbraccio (foto di anna)
Caro Luca, ma ci sei o ci fai? I cittadini romani hanno espresso il loro parere sulle olimpiadi votando la Raggi che, già da mesi, era contraria alle olimpiadi senza nessun tira e molla… te ne sei accorto vero? Quindi la tua riflessione, per come l’hai scritta, non vale un cazzo, come la tua frase “ma se non le fate voi, chi cazzo le deve fare?”. Da romano ti dico: ti sei accorto del marcio che c’e’ a Roma? Ma secondo te la Raggi riuscirebbe in poco tempo a ripulite tutto il marciume romano? a mio parere no, ci vorra’ molto tempo… Un consiglio spassionato: ma se invece di scatenarti sempre con quelle che tu chiami “pacate” opinioni sull’operato dei 5 stelle non esprimi delle “pacate” opinioni sul sindaco di Milano (PD) che e’ indagato? Oppure sulla giunta di Pistoia (PD) che e’ tutta indagata? Oppure sui vari assessori di altre giunte che si dimettono? Forse perche’ non sono 5 stelle? O forse perche’ non sei proprio libero di esprimere le tue opinioni come dici di essere, visto che anche tu la tua pagnotta la devi portare a casa?
la raggi ha promesso un referendum e di maio ha garantito che le avrebbe fatte. poi vedi tu. abbracci
mi sembra tanto che tu stia “quasi” rosicando per il fatto che, visto che non le vogliono piu’ fare, non avrai in futuro di che scrivere contro di loro quando si sarebbe sicuramente creato un enorme buco da sanare per gli sprechi dovuti alle olimpiadi… chissa’ perche’ ci e’ di sinistra pensa di avere sempre ragione, a prescindere.. non sbagliano mai… ma perche’ non mi parli un po anche ti tutte le bugie e promesse mancate dette e fatte da Renzi e da questo governo?
non hai fatto una “pacata” riflessione che forse, una volta eletta la Raggi, si sono accorti di non poter comunque garantire che le olimpiadi si potessero fare in maniera pulita e trasparente?
Massimo scusa, io sono per il no delle olimpiadi, ma è un parere come un altro, Luca sostiene che la raggi ha promesso un referendum e di maio ha garantito che le avrebbe fatte. Io non seguo tutto è vero? E nel caso lo fosse è un comportamento lineare e corretto?
PS: chi si stupisce del no alle olimpiadi, già previsto da mesi, è palesemente contro il movimento 5 stelle. Giustificare questa scelta con fantomatiche divisioni interne, è una fesseria degna del miglior fesso. Basta dirlo, sono contro il movimento e qualsiasi cosa faccia non mi sta bene. Poi però abbiate il coraggio di andarlo a dire ai romani in faccia. Di leoni da tastiera è pieno il web.
ciao marco (?) come ricordo nel pezzo, l’ex candidato premier del m5s andò in tv dicendo che sarebbero stati i migliori sostenitori delle olimpiadi a ciqnue stelle. quanto a questa sindrome di accerchiamento, è un problema tuo (peppe indica i nemici, molti portano il cervello all’ammasso) ma eviterei il predicozzo sui leoni da tastiera, anche se nel web l’anonimato è diffuso e accettato, se non ti periti di firmare con un nome vero quello che scrivi. abbracci (fda)
Ma sarà lecito cambiare opinione o lo scriveremo sulla lapide di Di Maio come insulto alla democrazia italiana? Nessuno è perfetto.
Poi basta guardare le giravolte sull’italicum, la migliore legge elettorale del mondo, quella che gli altri paesi ci copieranno, per non ingigantire una frase detta mesi fa, in un talk e ampiamente rettificata in seguito.
Di esempi del tipo “predicate bene ma razzolate male” ce ne sarebbero a centinaia. Ma immagino di non raccontarti nulla di nuovo.
Saluti e un abbraccio. Foto con la mia enorme mano.
scusa Luca, ma perche’ non fai una “pacata” riflessione su tulle le balle che ci ha raccontato in campagna elettorale e che ci sta’ raccontando Renzi? sono molte di piu’, sai che bella riflessione che potresti fare?
ciao massimo, non pretendo che tu abbia il tempo di seguirmi ma – a parte quel che di renzi scrivo nel pezzo: mi pare comprensibile – è sufficiente che tu mi legga o mi ascolti per capire che mi stai chiedendo ciò che faccio tutti i giorni. abbracci
caro Luca, spero che tu ti sia accorto che quando lo fai, non lo fai mai con la stessa veemenza con cui lo fai quando hai da criticare l’operato dei 5 stelle, perche’? p.s.: non sono un elettore dei 5 stelle
Ciao Luca,
ma a tutto il PD che prima era in completo accordo con il NO alle olimpiadi di Monti e che ora si indigna per il no della Raggi glielo scriviamo un commento?
Così, tanto per gradire…
non so, lo chiederei al pd. che immagino ti risponderebbe qualcosa sulle epoche storiche e sulla contestualizzazione… però dovrebbe esistere. abbracci
hai ragione c’è poco da fare…
Ti sei chiesto perché anche altre città hanno ritirato la candidatura?
Per problemi di corruzione? O, semplicemente, perché i costi sono maggiori dei ricavi, ergo i cittadini sono costretti a rimetterci del denaro?
p.s. le olimpiadi di Torino le stiamo ancora pagando.
Saluti
ciao lucia, il passaggio in cui dico che non è solo una questione di soldi esattamente quando ti è sfuggito?
Sei troppo bravo a coltivare il tuo orticello.
Buttiamoci a capofitto in qualcosa che determinerà (anche se fatto in assoluta legalità) debiti. Sì, sì!
Poi ti ci vedo, tra 9/10 anni, dire che è stata una follia investire fondi pubblici in un evento causa di debito.
La politica, volente o nolente, deve fare i conti con i soldi. La capacità sarebbe nell’utilizzare al meglio quelli che si hanno.
Comunque, bravo!
Sei il numero 1
Ps quando mi rispondi sul debito di Torino sarò contenta.
Cara Lucia, non ti puo’ rispondere, come non potrebbe rispondere sull’enorme rosso in bilancio lasciato dall’expo’… ah gia’, ma non e’ stato voluto dai 5 stelle…c’era Sala (PD)
Salve Luca
Il futuro di un paese non si costruisce con un’olimpiade come dici tu, ma con scuole, infrastrutture che funzionano.
Il prestigio che potrebbe portare un Olimpiade può benissimo essere sostituito da una sanità che cura bene e che attira persone dall’estero. Da un’industria turistica che non spenna i turisti, ma li coccola per farli tornare. Da uno stato e da politici che siano additati dal mondo come esempio.
Fatto questo allora potremo anche chiedere di avere le olimpiadi.
Pace e bene
Sopra ho scherzato, ma vedo che qui si fa sul serio, allora mi adeguo.
Guardate, tagliamo la testa al toro: tutte le Olimpiadi dell’era moderna sono in perdita. È certificato. Se andate a documentarvi un minimo, scoprirete che esiste una sola Olimpiade, passata alla storia per aver chiuso il bilancio del comitato organizzatore in attivo ed è quella di Los Angeles, grazie ad un super-mega-manager di quelli che ne nascono uno ogni cento anni (e di sicuro, non in Italia). Fece un’impresa che la studiano ancora nei corsi universitari. Chi ha sforato (tutti tranne lui) ha bucato di cifre iperboliche. Sui ricavi indiretti, legati a turismo, infrastrutture sportive e non e quant’altro, esiste un fortissimo dubbio che il decantato “volano” esista davvero o sia proprio mai esistito. Diciamoci pure che no, non esiste e facciamo prima.
Le Olimpiadi sono una rimessa totale. E di un botto. Ed io, sono d’accordo a non farle. Non a questo giro. Ma quanto dura il giro?
Come dice Luca, ed ha ragione, se misuri tutto in soldi E BASTA, se ogni cosa che si prospetta all’orizzonte dici NO, SENO CE MAGNANO DENTRO non stai facendo strategia economico-sociale, non sei un amministratore accorto, ti sei paralizzato. Le Olimpiadi forse non sono da fare, ma non ne facciamo un principio orgoglioso, facciamone una ammissione vergognandoci. E comunque, se misuri tutto in termini di profitto, allora anche la sanità è una rimessa, lo è avere la polizia di stato e pure la scuola lo è. Che facciamo le aboliamo? Pure nel riparare le buche c’è chi ci marcia, allora? Lasci le voragini nelle strade? Non facciamo le Olipiadi, meglio secondo me, ma non vantiamocene.
PS: non voglio entrare nel merito di “Di Maio disse”/”no non lo fece”, “c’era nel programma elettorale”/”no non c’era”, “ce loc siedono i romani”/”i romani le vogliono” e quant’altro, che pure lì ci sarebbe da dirne, ma restiamo per una volta avulsi dai marchi (che ho visto sopra hanno scatenato le solite litigate a colpi di frasi fatte).
Mettere a confronto servizi essenziali come la sanità e la sicurezza pubblica, con le olimpiadi è un errore grossolano che annulla quanto di buono hai scritto nella prima parte del tuo commento. La sanità è un diritto costituzionale, se mi trovi un articolo della costituzione in cui ci sia scritto qualche riferimento alle olimpiadi, prometto che andrò ad Atene a piedi.
Capisco che uno che si firma “fingers” abbia bisogno di digitare a giornate intere per giustificare se stesso, ma 3500 commenti allo stesso pezzo e a tutti quelli che a loro volta lo hanno commentato sarà un poco troppo?
La scuola e la sanità sono diritti costituzionali espliciti, certo, ed è chiaro che NON sono la stessa cosa delle Olimpiadi perché se hai un tumore e non ti curi, muori, se non corri i cento metri sopravvivi lo stesso. Allo stesso modo, se sei analfabeta è certamente peggio che se non puoi vedere dal vivo il prossimo record di salto in alto. Verissimo.
Ma se invece di leggerti le parole altrui alla sola ricerca del primo punto di contestazione, ti accorgi che parliamo di una questione molto più generale, ovvero che NON PUOI misurare tutto solo in soldi e NON PUOI bocciare ogni iniziativa in nome del malaffare che potrebbe generare. La cosa è anche più articolata di così, ma non ho intenzione di rispiegartela riscrivendo quanto già detto, anche perché, dopo il trecentesimo tuo commento, si è capito che non vuoi capire, ma solo contestare tutto e tutti i presenti.
Accomodati “DITA”, ora sbizzarrisciti pure a trovare anche qui il pelo nell’uovo tanto il sito di Bottura non mi manda le notifiche, quindi non credo ti leggerò ancora.
Giovanni non puoi discutere con chi ha la dietrologia selettiva. L’articolo di Luca è quello di un italiano che si fa delle domande, evidentemente chi ha risposto piccato deve sapere cose che noi mortali non possiamo comprendere, le tue risposte sono illuminati in questa selva oscura e mi spiace per i più ma non bastano 5 stelle a rischiarare la notte.
Santo subito!
Spero parli di FINGERS, perché incerte responsabilità non le voglio. Fra l’altro ha già il dono dell’onnipresenza, è un passo avanti.
Finalmente un discorso pacato e di buon senso
se, come dici tu, Torino fosse (davvero e definitivamente) rinata grazie alle Olimpiadi, mi sa che Chiara Appendino non sarebbe oggi lì dove si trova… certo, una spolveratina (o botta) di vitalità sul momento, certo i turisti, certo l’entusiasmo, ma… poi… uno gira per la città e vede una cattedrale nel deserto (l’Oval al Lingotto), vede un (ex) villaggio olimpico zeppo di clandestini ovvero terra di nessuno… uno va in montagna e si trova al cospetto di inenarrabili colate di cemento, leggi piste di bob e slittino e trampolini… quindi, uno vede tutte ‘ste robe e, magari, qualche domanda sorge spontanea.
credo di averti già risposto nel pezzo. la appendino ha sfruttato (anche) una congiuntura nazionale favorevole e sta operando in regime di sostanziale continuità. la raggi doveva governare una catastrofe e semplicemente non è in grado. abbracci (fda)
Concordo con quanto hai scritto. E sono torinese doc.
Delle olimpiadi ci rimane solo la metropolitana che, costruita dalla stessa azienda che costruì quella parigina, è costata 3 volte quella di Parigi. Misteri tutti italiani.
la contrapposizione ordinario/straordinario, in quella accezione, è mutuata dalla cultura radicale. perché il loro problema è proprio la mancanza di idee.
poi, con Malagò e Montezemolo (degli altri non saprei dire), poteva vincere facile, invece di fare la cafona.
Normalmente mi trovo d’accordo con te. Mi suona strano, quindi, esprimere dissenso.
Il punto è che l’Italia non è molto migliorata dai tempi in cui Mario Monti disse no.
E non è un problema di soldi, anche perdendone se poi vengono realizzate cose che ispirano e che permando nel tempo, utili magari.
Il problema è che la cura ANAC ancora non fa effetto e il risultato sarebbe molto spreco e opere pessime (tipo Sochi e Rio) e tante polemiche prima e dopo.
Magari al prossimo giro ci si potrà provare e a 70 anni te le potrai vedere. Ma ancora no.
E poi… ma sul serio qualcuno pensa che sul serio poi le darebbero a noi?
Se si presentano con lo stesso video in cui Veltroni millantava di quindici minuti il tempo per raggiungere il centro di Roma da Fiumicino, sicuramente no!
Un caro saluto.
Misà che è la prima volta che leggo tante fesserie in un solo articolo. Con rispetto ovviamente.
grazie andrea (?). consideralo un record olimpico. abbracci (fda)
Luca, ti seguo e mi stai simpatico. E’ assolutamente vero ” In Italia va sempre a finire così ” non c’e speranza gli italiani, a parte la gloriosa storia della resistenza, erano sono e sempre saranno così. Cazzoni e gioiosi sudditi da una parte, cazzoni e furbi dall’altra. In mezzo si insinua una esigua minoranza ininfluente che crede ” veramente ” nella potenza della cultura, dell’onestà e del pensiero libero. La Raggi e co. davanti al mafiosissimo malaffare romano hanno la consistenza dello squaquerone per questo approvo la scelta. Saluti.
Io la considero un’onesta presa d’atto della propria inconsistenza e della propria incapacità. Chi non fa, non falla.
l errore di fondo di un così bell articolo è comune al resto della stampa italiese, ovvero l accusa di non aver ancora modificato il sistema. eh, beh, certo: in 3 mesi a roma la raggi dovrebbe già aver cambiato un secolo (se non di più) di corruzione, intrallazzi, malaffare, infiltrazioni mafiose, eccetera. pare brutto rifletterci un attimo? riguardati.
ciao jacopo, temo tu non abbia compreso quello che ho scritto. io parlo di futuro, non di passato. ma non è pvviamente un problema. a presto
Ma parlaci anche un po del futuro che ci sta costruendo questo governo… son curioso di ascoltarla questa favola… son sicuro che se la Raggi avesse detto si alle olimpiadi, tra qualche anno saresti qui a scrivere dello spreco di denaro pubblico voluto dalla Raggi e dai 5 stelle per le olimpiadi… patetico…
ma mi stai celiando? per cambiare il futuro bisogna modificare una struttura incancrenita da almeno un secolo, e non si fa in tre mesi. comunque ho capito, ciaone.
piuttosto rivediti le opinioni dell esimio direttore di radio capital, dalla quale ti ascolto spesso. il buon zucconi, che fino a quest inverno dava del pazzo a chiunque volesse organizzare le olimpiadi a roma a causa dei noti problemi, improvvisamente, cambiava idea dando addosso alla raggi e denigrando l M5S, movimento contro il progresso e lo sport. vuoi che ti posti lo screenshot del suo profilo twitter? ri-riguardati.
ciao jacopo, l’argomento zucconi non regge: ha cambiato idea. e allora? mica governa una città o vuol governare un paese. inoltre è improprio perché appaia epoche storiche diversissime. solo che siete caricati a nastro e avete l’identificazione del nemico – indicato da un tizio del marketing a milano- come principale collante. dio preservi zucconi che non ha mai e dico mai rotto i coglioni quando, ogni giorno, dico cose spessissimo opposte alle sue. ciao
Pensi di essere libero, ma in realta’ non lo sei… perche’ non ci parli delle balle che ci ha raccontato e che ci sta raccontando Renzi? perche’ non parli della giunta di Pistoia (PD) tutta indagata? o del sindaco di Milano che e’ indagato? Trova il coraggio (che non hai) di fare una bella trasmissione cosi’ e solo allora potrai farci la predicozza sulla liberta’ di opinione… patetico… ti ricordo PD=PDL=Berlusconi altro che “tizio del marketing a milano”
Preciso che questo Jacopo che scrive di sopra (e che condivido al 100000%, peraltro, e che malasorte a lui ha anche il dono della sintesi) non è il Jacopo che di solito tritura i maroni con pezzi chilometrici (lo farò anche dopo, appena ne avrò in tempo): quel Jacopo sono io (ma, perdona l’ignoranza, visto che lasciamo la mail si dovrebbe vedere no?).
mah! ha cambiato idea, e allora? ma che strana coincidenza: proprio appena sale a roma il M5S… mumble mumble… proprio il direttore di un organo del gruppo espresso che, sommessamente, appoggia il PD… mumble mumble… ma no, ma cosa vado a pensare, sono proprio un dietrologo!! ps epoche diversissime? da sei mesi fa a oggi? ma mi stai celiando?
Magari lo stesso ragionamento vale per DiMaio no?
Condivido con te che il no a prescindere a tutto sia una scorciatoia per non provare ad affrontare le cose, ma non mi pare che i 5stelle abbiano detto che non vogliono alcun tipo di evento e che Roma se ne stara’ chiusa in se stessa per i prossimi 5 anni. Credono che le olimpiadi siano un evento troppo grande e troppo complesso per essere gestito in maniera corretta e produttiva (preponderantemente, ma non esclusivamente per la parte economica).
Alla fine e’ una scelta di priorita’ (anche, ma non solo legate ai soldi) e di concentrare gli sforzi su obiettivi raggungibili e controllabili. Se io che non sono un costruttore volessi costruire qualcosa nel tempo libero nel mio giardino, credi inizierei da una banale “summer house” o mi butterei sul costruire un palazzo di tre piani? Ecco per me a Roma vale la stessa cosa.
Il fatto che prendere atto della realta’ sia triste e’ vero, ma spesso necessario perche’ con le fughe in avanti non si ottengono risultati seri.
Siccome quella che Zucconi non ti rompe i coglioni la dici spesso permettimi di fare una breve divagazione. Innanzitutto non ti nascondo che ogni volta che la sento o la leggo mi ricordo quando una cosa analoga la diceva Mentana di Berlusconi e spero che le analogie siano solo nella mia mente malata. Io credo che in buona sostanza ci siano tre soggetti differenti che attaccano la liberta’ dei giornalisti. Uno, che spesso giustamente critichi, e’ “la geeente” aizzata a comando da noti personaggi che con la liberta’ hanno litigato da piccoli (Renzi, Grillo, etc). Con tutte le critiche di questo mondo credo che i giornalisti abbiano poco da temere in questo caso. Un soggetto molto piu’ pericoloso e’ la criminalita’ organizzata. In questo caso i giornalisti hanno molto da temere e tu ti sei sempre speso a difesa dei giornalisti credo anche prendendoti qualche rischio. L’ultimo soggetto sono i giornalisti stessi, la linea editoriale, il non rompersi i coglioni reciproci. Ecco su questo, che penso sia la cosa piu’ comune, non mi ricordo tue campagne come per gli altri due casi. A fronte di questo credimi il fatto che tu debba ringraziare qualcuno perche’ non ti rompe i coglioni credimi suona proprio male, ma forse come dicevo e’ solo la mia mente malata, il mio giudicare standomene tranquillamente seduto sul divano. Aggiungo brevemente un commento su quanto dici delle olimpiadi. 1. Se non erro fino ad adesso hai scritto che la Raggi e’ la continuazione delle peggiori amministrazioni che l’hanno preceduta ed adesso dici sul serio che avresti sperato in una soluzione diversa? Ti saresti fidato? Avresti cambiato giudizio sulle amicizie della sindaca? Sara’, io credo che qualunque fosse stata la sua scelta avresti trovato motivo per criticarla, ma mi sbaglio. 2. Quella dello sport inglese e la connessione con l’olimpiade di Londra lo sai che e’ una cazzata col botto vero? Se fosse vero questo rapporto mi potresti indicare tute le altre nazioni che sono diventate una potenza sportiva dopo un’olimpiade? valgono anche quelle invernali e le para-olimpiadi.
PS> E’ veramente triste che lo debba specificare, ma non sono grillino…
nicola, purtroppo non ho tempo (davvero) per una risposta più lunga. però due cose: io lo dico spesso, di zucconi, perché non è la normalità e perché quando mi attaccano la litania del “tuo direttore” è continua. anche perché il mio direttore si chiama danny stucchi, visto che non sono un dipendente di capital, e tra l’altro era contro le olimpiadi. la seconda: io non faccio pezzi di attualità, tento un’analisi. nel pezzo spiego perché un no secco – benché irrituale, a fronte di un impegno preso dalla città – sarebbe stato legittimo. o un sì secco, adesso, per portare avanti un progetto e prendersi una responsabilità di vigilanza. quel che amo meno è questo lanciare il sasso e nascondere la mano e soprattutto parlare sempre di passato e non sapere cosa fare per migliorare il futuro. io scrivo della raggi. ma parlo, coi miei limiti, dell’italia. abbracci
Non. È. Solo. Una. Questione. Di. Soldi.
E come questa tante altre.
…A riveder le stalle.
Il vero merito e la responsabilità della Raggi stanno nell’ammettere che per gestire le olimpiadi devi avere la forza e la capacità di gestire progettazioni, appalti, cantieri e pagamenti milionari. Fino ad oggi nessuno c’è riuscito, forse Torino ma è presto per dirlo, e cmq era una spesa nettamente inferiore. Le olimpiadi sono una cosa importante ma sarà enorme affrontare l’ordinarietá. Se ci riusciranno a Roma saranno bravi. Io sono antigrillina ma stavolta ha ragione lei
le Olimpiadi non si fanno perchè sono un pessimo affare,tutte tranne un paio sono state colossali bagni di sangue.
continuare a fingere di non capire parlando di incapacità a gestire la sfida è puerile e anche un po’ patetico.
questi “editoriali” con la bava alla bocca sono sempre più simili alle intemerate di Paolo Liguori contro Romano Prodi,stesso stile pacato,stessa lucidità,stessa onestà intellettuale.
mancano solo,a corredo,foto della Raggi con gli occhi chiusi e la bocca storta,e Studio Aperto 2.0 è pronto.
ciao paolo, il mondo è interessante perché io scrivo un pezzo spero equilibrato sulla voglia di futuro e tu ci vedi un editoriale con la bava alla bocca. mi spiace solo la citazione fuori contesto di prodi, della cui stima forse immeritatamente mi onoro, l’unica persona davvero dabbene e preparata che questo paese abbia avuto come presidente del consiglio, e che oggi se ne sta a riposo, fatto fuori dal partito che fondò. almeno non gli toccano gli strali grillini che certo lo travolgerebbero se governasse (boiardodistato! figlio della dc! e l’iri? e moro? e la seduta spiritica?). un abbraccio (foto di anna)
condivido la stima per Prodi,messo a riposo dal partito che ora vuole le Olimpiadi.
non so cosa avrebbero detto e fatto i 5S se il professore fosse al posto del premier attuale,di sicuro so che trattamento gli ha riservato il PD, rottamandolo in modo indecente..
persone dabbene e preparate,in questa fase,non sono gradite.
i 5S misero anche Prodi nella lista di potenziali presidenti della Repubblica da apoggiare
e quando grillo andò a trovarlo fu solo per dileggiarlo. infatti mi pare che quelle quirinarie le vinse rodotà.
Complimenti Luca,
a parte gli sterili commenti – sempre uguali – dei soliti grillini che dicono sempre le stesse cose,( anzi no, a volte le cambiano pure ), il tuo discorso non fa assolutamente una grinza,
è come ieri al consiglio di Istituto della scuola dei miei figli, dove si discuteva di cose importanti per il FUTURO, su 2600 utenti del plesso, eravamo 85 ( che già è un record rispetto ai precedenti ).
Sui gruppi WattsApp sono tutti rivoluzionari ma poi non fanno un cazzo, solo parole…
Sarà pure tutto una merda in questo paese di m…., ma dobbiamo continuare a difendere le nostre posizioni e le nostre idee, i nostri diritti e il FUTURO nostro e dei nostri figli, spiegandogli sempre cosa succede e cosa cercano di fare per loro Mamma e Papà…
Hai ragione Luca, con questa decisione scellerata ci hanno rubato un altro pezzo di futuro….
Complimenti! Condivido al 100%, anche perché avevo scritto qualcosa di simile giorni fa… 🙂
http://marcogubbini.wordpress.com/2016/09/11/no-a-roma-2024-la-sconfitta-della-legalita/
Una nota: l’Appendino non si sta facendo molto bella con il lavoro dei predecessori. Due delle manifestazioni principali di Torino sono gia’ miracolosamente state scippate da Milano, ed ha appena iniziato.
E’ il tempo del pippone.
La cosa su cui mi sento preliminarmente di dire due parole (due proprio) è il solito mantra delle Olimpiadi invenranli che avrebbero fatto scoppiare di salute Torino tanto che oggi la Appendino “si fa belle” col lavoro (?!?!?!) degli altri (Fassino, Chiamparino, e l’onnipresente Evelina Christillin, che non si capisce cosa sappia fare, ma nel dubbio le si dà una scragna).
E la Appendino è stata eletta proprio grazie ai voti di quella parte di città (la periferia) colpita frontalmente e duramente dal fallimento, dagli sperperi e dai debiti dei moschettieri Chiamparino e Fassino (renziani prima di Renzi).
Altra cosina, il comportamento ormai privo del benchè minimo senso non dico del pudore, ma nemmeno, del ridicolo, di tutti quelli che gravitano nel e attorno al pd (esponenti di vario tipo, giornalisti o presunti tali): plaudenti quando il no veniva da Monti, velenosi oggi, che il no viene da una sindaca di Grillo (e chissà come si sarebbero scatenati, se la Raggi avesse detto sì).
Peraltro il “balletto” è stato pura invenzione giornalistica.
La Raggi ha sempre detto no, Padron Grillo ha sempre detto no, il simpatico, onesto, disinteressato, capace, nuovo e freschissimo Giachetti ha trasformato il ballottaggio in un referendum fra chi voleva le olimpiadi (lui) e chi non le voleva (i grilloni), tirando dentro pure Totti (sbattuto in prima pagina ma poi totalmente ignorato quando ha minacciato querele se ci avessero riprovato).
Il ballottaggio sappiamo tutti come è andato.
Per il resto, mi spingo addirittura al di là di quel che dice Bottura.
Che ha ragione a dubitare di Montezemolo e di Malagò (personaggio di una bruttezza infinita che ci si delinea ogni giorno di più).
Ma se anche non ci fossero stati loro, se ci fossero stati altri, gente onesta – che in Italia quando si tratta di eventi del genere gente onesta non ce n’è mai: riguardiamo l’Expo di Sala, le Olimpiadi invernali di Torino, ma anche i Mondiali di nuoto di Roma 2009 -allora avremmo dovuto farle, ‘ste Olimpiadi?
Barcellona ’92 io non le ricordo, perchè avevo 4 anni (anche se la mia mente perversa mi riporta indietro alla parata da pantera nera di Peter Schmeichel su Klinsmann alla finale degli Europei, di qualche settimana prima: uno dei miei primissimi ricordi e direi che c’è da andarne fieri).
Dicono che quelle Olimpiadi rilanciarono la città, facendola diventare una meta turistica di assoluta figaggine, ed è vero, ma dicono che si è trattato di un caso unico ancor più che raro (ma ci dicono anche che i costi furono molto superiori alle attese); e comunque, anche se questa potrebbe essere una cazzata, non è da escludersi che parte della fama cool, della notorietà fra i giovani di Barcellona sia da attribuire anche ai trionfi della squadra di calcio dalla seconda metà della prima decade del nuovo millennio.
Atlanta ’96 le ricordo bene: bellissime
Ricordo Muhammad Ali (“chi è quello lì?” chiesi a mio padre, da piccolo deficiente quale ero. Non ricordo cosa mi rispose, probabilmente solo il suo nome; infatti mi ricordo che a tre anni gli chiesi il nome di una conduttrice del tg3 e lui mi disse: “Bianca Berlinguer. Suo papà era Enrico Berlinguer”; una altro dei miei primi ricordi).
Ricordo la sconfitta dell’armata di Velasco contro un’Olanda forte ma nettamente inferiore, le legnate all’acqua di Antonio Rossi, il Signore degli Anelli Sua Maestà Juri Chechi, e ricordo anche il pistolero Riccardo Di Donna, oro dai 10 metri dove all’ultimo tiro lasciò dietro un cinese umano come un robot, e bronzo dai 50, sparati con la mente leggera.
Ma quelle Olimpiadi costarono e indebitarono, eccome.
Sydney 2000: anche queste, bellissime.
Cariche di medaglie, di ori, ancora Rossi spinto dai suoi muscoli e probabilmente anche dalla voce di Galeazzi straripante al commento, le bracciate di Fioravanti, Rosolino e Brembilla, le schermitrici che fecero il vuoto intorno a loro (squadrone da fuoco), ma anche un inaspettato argento di un bambinone di nome Nicola Vizzoni al lancio del peso.
E ricordo, che cazzo, il trionfo dell’aborigena Cathy Freeman in tuta da simil astronauta (dodici anni sono abbastanza per capire da che parte si deve stare).
Nell’Australia refrattaria alla corruzione e al malaffare, in questa terra ben amministrata, moderna, efficiente, come andò con i costi? Molto male, andò.
Atene 2004: se non sono belle delle Olimpiadi fatte nella terra delle Olimpiadi, allora non sono belle da nessuna parte.
Stupende, infatti.
Stupendo il bronzo del vecchio (macchè: quelli come lui non hanno età) Juri Chechi, che in realtà doveva essere argento, il bulgaro oro e il greco Tampakos, spudoratamente favorito dalla giuria, lavapiatti in cucina.
Stupendissimo l’oro di Igor Cassina (“un punto esclamativo pervaso di energia!” diede il meglio di se stesso un esultante Gianni Cerqueti: oggi commentano insieme la ginnastica a ogni olimpiade che viene, peraltro pacati e competenti).
Non mi esaltai particolarmente per l’argento della Pellegrini, che non mi sta simpaticissima, forse perchè è nata un giorno prima di me.
Moderata delusione per la sconfitta in finale della pallavolo maschile, moderata soddisfazione per la vittoria del setterosa, grandissima esultanza per lo splendido Stefano Baldini e l’improbabile, devastante, spietato e pacifico arciere Marco Galliazzo, e soprattutto per il basket steso in finale dagli argentini di Scola e Ginobili: antiamericano in tutto, io tranne che nel basket, che là da loro è uno sport da poveri, qui da noi una roba da ricchi smerdoni.
Superfluo rammentare come quelle Olimpiadi, ripeto, bellissime, hanno ridotto il paese che le ha ospitate.
Pechino 2008.
Non mi sono piaciute, non le ho guardate (contento solo per l’oro di Cammarelle e per la sconfitta in finale dell’insopportabile Clemente Russo), dovevo studiare per degli esami, non so nemmeno quanto sono costate e se e quanto ci abbiano rimesso (in ogni caso la Cina ha un sistema diverso dal nostro, se pure Renzi e i suoi stanno tentando di avvicinare le condizioni dei lavoratori italiani a quelle dei lavoratori cinesi, e tempo qualche anno potrebbero riuscirci, se nessuno li ferma prima).
Londra 2012: spettacolari.
Perchè se alla cerimonia di chiusura ci appoggi i Madness e poi Ray Davies che canta Waterloo Sunset come a dire, questo è solo un piccolo assaggio di quello che si suona qui in città, per uno che mangia roba londinese (Pistols Clash Who Damned e via così) lo sport può anche non contare niente.
Infatti di sport ricordo solo i tre arcieri, Frangilli, Nespoli e chiaramente Guglielmo Tell Marco Galliazzo da Padova.
Olimpiadi comunque costosissime, in perdita totale, che Londra deve ancora finire di pagare.
Quanto alla “generazione di giovani atleti che hanno votato contro la Brexit”, sarà, ma pare piuttosto che
1) i giovani a quel referendum a votare non ci siano andati, mentre i maturi, quelli dell’età di Bottura abbiano preferito l’uscita per ragioni che andrebbero indagate anche socialmente e umanamente, e non liquidate come il rigurgito di vecchi ignoranti e trogloditi;
2) gli atleti sembra fossero abbastanza punturati, come ad esempio la stella Mo Farrah (e come parecchi americani, la più nota Simone Biles, ginnasta di un metro e venti di altezza per uno e ottanta di larghezza e uno e quaranta di lato: tutta palestra, tutto duro lavoro): vedremo se è vero, certo è che esiste una certa disparità di trattamento, rispetto a atleti di altri paesi, per esempio i russi esclusi in massa dai Giochi – fra cui la Zarina Yelena Isinbayeva nata e cresciuta a Stalingrad (i pochi che c’erano hanno comunque riportato a papà Putin una ventina di ori).
Rio 2016.
Guardate poco, piaciute ancora meno, e visto che per una settimana ero a Copenhagen ho esultato anch’io insieme alla bionda fauna locale per l’inaspettata vittoria nel nuoto (quale gara onestamente non lo so) di una bella creatura, bionda anche lei, di nome Pernille Blume (Pernille, l’hanno chiamata), la cui beltade peraltro è stata aumentata proprio dalla sorpresa della vittoria, che le ha evitato i sorrisi di plastica in stile Pellegrini, e anche per la vittoria, meno imprevista ma non meno goduta, della nazionale maschile di pallamano guidata da un vichingo che di cognome, ovviamente, faceva Hansen.
In Italia, le uniche medaglie sono state quelle di Tania Cagnotto, atleta meravigliosa e persona educata ed intelligente, in grado di affrancarsi dal peso del suo cognome dimostrandosi degna e forse anche di più della memoria paterna, come successo a Paolo Maldini (che sicuramente ha superato il padre), a Sandro Mazzola, come sta succedendo e spero succederà a Kasper Schmeichel, e forse (ma forse no), fra i pugili a Julio Cesar Chavez Junior; e come purtroppo o per fortuna non sarebbe mai potuto succedere a Jacques Villeneuve, che ha vinto un mondiale e avrebbe potuto anche vincerne venti ma non sarebbe servito, perchè suo padre non aveva bisogno di vincere, si chiamava Gilles, suo padre, e non ce n’erano altri.
Sfido chiunque a dire che queste olimpiadi hanno giovato economicamente al Brasile (del resto i governi socialisti che pure hanno migliorato e di molto le condizioni delle classi lavoratrici in questi anni e oggi si trovano a subire un golpe applaudito dalla stampa di tutto il mondo, hanno toccato il massimo dell’impopolarità fra i loro elettori proprio sul tema olimpiadi).
Al netto di tutto, si vede che queste olimpiadi ci sono state in continenti diversi (manca l’Africa), organizzate da paesi diversissimi, capitalisti, socialisti, democrazie o presunte tali, dittature.
Paesi efficienti e no, grandi e no, dove si ruba e dove no.
In tutti questi paesi le olimpiadi hanno rappresentato una grossa perdita in termini economici, i cui effetti ancora oggi si fanno sentire.
Hanno distrutto la Grecia, il più piccolo e debole, creato un forte contraccolpo in Brasile, sono comunque oggetto di critiche e severe analisi anche in realtà in grado, da un punto di vista economico, di reggere meglio una perdita.
E’ il momento, oggi in Italia (e ragionando come se fossimo un paese onesto, senza corrotti, senza il pd, Malagò, Montezemolo, e la stampa zerbino che abbiamo) di farle?
Siamo tanto lontani da Brasile e Grecia? Forse sì, speriamo di sì.
E da una realtà come l’Australia? Sicuramente sì, siamo messi peggio, come debito, come tutto, abbiamo problemi molto più seri, non ci possiamo permettere una spesa come questa.
Quindi pazienza se non ne vedrai di Olimpiadi, o Bottura, che quelle del ’60 non le hai viste ma il tuo (nostro) paese deve ancora finire di pagarle (quindo non le vedi ma le senti: come le scoregge).
Meglio così no?
p.s.
il portiere dello scudetto ve lo siete dovuti venire a prendere a Governolo…
Signor Luca Bottura dove eri 4 anni quando Monti disse che un Italia responsabile rinunciava all organizzare i giochi olimpici causa alti costi e bassi benefici ??? Fu appaludito da tutti , il signor Malago non fece tante storie e nessuna polemica !!! allora il debito era 1958 miliardi ora 2280 milardi sitauazione peggio di prima ma secondo te dovremmo inbarcarci in questa avventura ??? Se il Coni vuole farle che cacci lui i miliardi per fare le opere visto che e sicuro che saranno in attivo !!!!!
ciao mario, il mio è un pezzo sul futuro che critica chi parla solo di passato. mi pare che questo passaggio non sia stato compreso. abbracci
Bottura, renditi conto che le ultime due risposte a Mario e Laura (ma anche le altre, a ben pensarci) sono nel miglior stile Leopolda (“futuro”, “passato”, “speranza”).
Intanto c’è da chiedersi cosa ci sia di futuro e di speranza nella solita organizzazione di un “grande evento”, che è la cosa tipica cui si vogliono appoggiare governanti in cerca di consenso.
Però credo di prendere a testate un muro, visto che leggendoti mi pari proprio un fan dei “grandi eventi”, così come delle “grandi opere”: cemento e tangenti, speranza e futuro.
Soprattutto vorrei chiederti: a Boston, una delle città più moderne e progredite (nel senso pasoliniano eh) degli Stati Uniti, hanno appena rinunciato, anche loro.
Con membri del comitato organizzatore che, con umiltà, hanno recepito le indicazioni di chi non le voleva e le hanno fatte proprie (!!!!), cambiando idea, con un sindaco che dice che, quando anche riuscissero a farle poco ma proprio poco costose, quando anche succedesse, beh, lui ugualmente non vuole “ipotecare il futuro della città facendolo pagare ai suoi cittadini”; a Boston; che non ha i problemi di Roma (o no?), anche perchè non è mai stata governata dal pd (questa me la devi passare…).
Dispiace, eh, per la gloriosa Boston, che ha preso la via della rassegnazione e del grigiore, e si appresta a sprofondare in un passato anonimo e senza gioia.
Poi c’è Amburgo.
Una città figa, moderna, anzi futurista, una città che ogni anno viene fotografata dall’altro risultando ogni anno più verde dell’anno prima (con buona pace di chi in Italia si lamentava che “il verde soffoca le costruzioni”; era il ministro Lunardi, di cui, a leggerti, ti immagino estimatore).
Una città abitata da gente che immaginiamo piena di senso civico, e dello stato, e rispettosa, attenta, informata, cosciente, consapevole.
Una città che sembrava perfetta per organizzare le Olimpiadi.
Hanno fatto il referendum e i cittadini di Amburgo hanno detto no, col 51.7% dei voti, maggioranza non bulgara ma chiara (e infatti il sindaco Spd ha detto “non è la scelta che ci aspettavamo ma è chiara): mal gliene incolga, sprofonderanno nella merda e nella desolazione peggio che dopo la fine della guerra.
Restiamo in Germania, Monaco ha detto no a quelle del 2012, che sarebbero state mediaticamente una forza, visto che era il quarantennale di quelle, tragiche, del ’72: ma gli incoscienti, passatisti, portasfiga, hanno detto no. Peggio per loro.
Ha detto no Cracovia, la città del papa polacco, la città più in auge di un paese oggi pompato dai media e dato”in piena crescita”, la città dove vanno più turisti, molti di più che nella lugubre capitale Varsavia: sai che trampolino sarebbero state le olimpiadi? Ma anche in terra di Polacchia hanno detto no.
E infine ha detto di no Madrid, capitale latina di un paese che ha più o meno i nostri problemi anche se, a naso, molto più in piccolo.
Tutti hanno detto di no, con la stessa ragionevolissima motivazione: le olimpiadi organizzate come le si organizza oggi costano troppo e hanno un ritorno insufficiente, sempre.
E tu, come avresti commentato se la Raggi avesse detto sì?
ciao jacopo, io mi scuso molto ma aggiungerei altri due termini non so se renziani: pesantezza e leggerezza. a mio sindacabile giudizio (che può contemplare la reciprocità) i tuoi interventi sono pesantissimi. quindi spero non ti offenderai se passo. buon tutto, un abbraccio (fda)
dopo la risposta di gran classe data a Jacopo,mi è venuto alla mente un un bimbo capriccioso che scappa portandosi via il pallone…imprecando contro quelli che giocano bene. gli altri bimbi smettono di giocare,ma il bimbo resta comunque scarso.
(…)
Storia vera:
Il mio miglior cliente mi comunica che verrà in visita presso la ns. azienda ,
Prepariamo la grande giornata , tutto tirato a lucido, perfetto e ordinato …
organizzata una bella festa .Forse un po’ costosa ma…. il futuro bisogna prepararselo anche così .
Tutto fila liscio , cliente soddisfatto , promesse di consolidamento e ampliamento contratti .
10 giorni più tardi:
Insoluto da 60.000 euro
20 giorni più tardi:
Insoluto da 75.000 euro.
Conti improponibili … banche a Vampiro.
Cliente Sparito in chissà quale località.
Riunione con i dipendenti .
Tutti a testa bassa , non ti guardano .( delusione , angoscia, incazzatura a mille)
Sei colpevole? Forse si – Forse no .
Ok, dice uno di loro ; andiamo avanti , tireremo tutti la cinghia.
Si alzano per uscire dall’ufficio ; quest’ultimo si gira e mi dice:
“Comunque è stata Bella la Festa”.
La Raggi non ha avuto le palle per dire di si alle Olimpiadi?
Sicuramente le ha avute per dire NO .
Sicuramente nessuno le dirà : ” Comunque è stata Bella la Festa”.
ciao laura, bella e legittima parabola. con tutto il rispetto un’azienda di docce non è la capitale del paese e una sua resurrezione (eventuale) non ne condiziona il futuro. io ho scritto un pezzo forse naif, ma che parla di speranza e di futuro. grazie per il contributo. ciao.
Salve Luca
Anch’io ripeto il mio commento sul futuro.
Il futuro di un paese non si costruisce con un’olimpiade come dici tu, ma con scuole, infrastrutture che funzionano.
Il prestigio che potrebbe portare un Olimpiade può benissimo essere sostituito da una sanità che cura bene e che attira persone dall’estero. Da un’industria turistica che non spenna i turisti, ma li coccola per farli tornare. Da uno stato e da politici che siano additati dal mondo come esempio.
Fatto questo allora potremo anche chiedere di avere le olimpiadi.
Ed aggiungo:
Preferisco (e spero) che il sindaco Raggi lavori per il futuro rendendo migliore ed onesto quello che già abbiamo e che serve per la vita di tutti i giorni
Pace e bene
Il fatto è che questo Paese non ha un futuro.
Siamo arrivati all’ultimo giro di giostra.
Ciao
Max
Lucia, al di la di olimpiadi si, o olimpiadi no, ti inviterei cortesemente a leggerti i resoconti ufficiali delle olimpiadi di torino, non si possono sempre dare opinioni alla carlona, tanto per parlare.
ciao giancarlo, io a torino ci sono andato e faticherai a trovare un torinese che parli male di quel che è stato dopo. ribadisco: non è solo una questione di soldi. infine: non taccerei chi è d’accordo con te di parlare alla carlona perché è fortemente maleducato. abbracci
Infatti ci sono barricate davanti al Campidoglio dove comitati romani protestano a gran voce il loro disprezzo al no sulle olimpiadi,tutti i romani vogliono queste sacrosante e succulente olimpiadi,leggo di rivolte popolari,insurrezioni violente in merito perdinci!!! Gli italiani esigono le olimpiadi!!!Dai Luca dai voce alla massa incazzata che porcaccia la miseria non esiste…Ah già che se uno non la pensa come voi o meglio se non si allinea a voi viene tacciato di grillismo populista…Gli unici in questo paese a polemizzare sul no alle olimpiadi ahimè siete solo voi dell’informazione un pò come la questione referendum dove le minacce piovono a catinelle da parte dei soliti della finanza della serie se vince il NO moriremo tutti malamente!!!Avanti così che questa informazione è la cura una sorta di panacea di tutti i mali…Yeahhh!!!
come sempre da fuori tutti bravi a sparare sentenze. Non basta l’esperienza del Brasile, Atene ecc… si voglio immolare miliardi alla mafia dei partiti e quella vera cosi’ perché poverino non un ragazzetto non ha visto l’olimpiadi. Avete idea di cosa vuol dire buttare giu’ Policies in un paese come l’ItaGGGlia? Quante lobbies arrivano con la pistola carica, compresi i cani alla catena dei mainstream media? Io non amo le prime mosse della Raggi e certi personaggi, ma almeno questa e’ una scelta coraggiosa. Le olimpiadi fatele fare a paesi civili o a paesi schiavi di Coca-cola/Budweiser e Nike. Poi se uno vuol sapere come fare a cambiare una città come Roma cosi’ su due piedi o e’ in malafede o sta male di capo…. Epirical Policy Evaluation (EPE), policy che hanno un impatto sulla comunità e sull’urbanizzazione della città richiedono anni, studi, compromessi e cambiamenti… e forse una società piu matura di quella Romana.
AHAHAHAHAHAHAH! Che sagoma sei, Luca! Lo scudetto al BolognAHAHAHAHAHAHAHAHAH! E’ più facile che facciano le Olimpiadi a Cuneo!
Luca ancora una volta mi capita di trovarmi assolutamente in linea con le tue posizioni. Il fatto che in tanti non si rendano conto dell’occasione persa per provare a fare qualcosa di buono mi intristisce. Potevano proprio i nuovi della politica italiana dimostrare che qualcuno pulito c’è e che le cose si possono fare veramente, e invece quello che mi resta, oltre al fatto che come te non vedrò mai le Olimpiadi in Italia,è la conferma che in questo nostro amato paese pernsare agli altri e al futuro in modo lungimirante è vietato dai tanti piccoli grandi orticelli che tutti noi abbiamo. Mi è venuto in mente che in questo caso bisognava essere anche un po pazzi e dire come il personaggio di Frankstein Jr “Si PUO’ FARE !!” magari sarebbe stato un mostro ma non lo sapremo mai…..
Un saluto e complimenti
Stefano
Con la speranza il futuro ce lo hanno scippato. Con le Olimpiadi in mano a Malagon de Montezemolo che futuro si prospetta per Roma , con la banda bassotti all’opera ? Meglio dare speranza lavorando e partendo da
piccole cose e non dai grandi eventi.
Ei luca Bottura parli di speranza e futuro per un evento come le olimpiadi che durano una ventina di giorni !!! Quando cè gente che ad Amatrice e dintorni ha perso tutto nel terremoto o agli abitanti dell Emilia colpiti dal sisma 2 anni fa aiutiamo prima loro investiamo risorse per fare in modo che le vittime e i danni dai terremoti in italia sia sempre di meno stesso discorso vale per tutti i danni che vanno dal dissesto idrogeologico alle alluvioni , su queste cose che bisogna puntare i piedi frasi promotori di investimenti sbloccare risorse !!!! quando vedi che vicino al mio paese ce una piccola frazione di montagna isolata da un anno causa una frana e non si riesce a sgomberare la strada perche nessuno ha i soldi sia il comune e la provincia ecco qua bisogna parlare di speranza e di futuro non di sprecolimpiadi !!!!