Confessioni di un vedovo di Conte

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La solita vita da mediano di Conte a Villa Pamphilj - Linkiesta.it

(ANSA – CASALINO) Giuseppe Conte mentre gli appare la buonanima di Rousseau

Avessi un centesimo per ogni battuta, o analisi più seriosa, sui due Governi Conte, avrei già acquistato da Roberto Saviano l’attico di New York che Roberto non ha mai posseduto. Eppure mi sono ritrovato iscritto dalla solita Bestiolina al club dei vedovi di Conte. Come sempre, sticazzi di quel che capita a me: ho le spalle larghe e le balle capienti. Il punto è la narrazione conformista per cui qualunque distinguo sul Governo dei Migliori, che sarà certo presieduto da un migliore, ma poi è fatto di tanti Peggiori come quelli precedenti, prevede di attribuire al reprobo sentimenti di nostalgia per quelli di prima. Ora: come si potrebbe provare nostalgia per Di Maio agli Esteri? Chi potrebbe rimpiangere la Lega al Ministero dell’Interno? Chi sano di mente verserebbe lacrime per aver perso Bonetti alle pari opportunità? Nessuno. Perché sono ancora tutti lì. E sul Cencelli 2.0 che ha attribuito le altre poltrone (sunteggio: ci interessa il recovery fund, gli altri ministeri sono scenografia) si potrebbe scrivere un saggio, qualcosa sulla politica italiana commissariata da circa una ventina d’anni. Poi però toccherebbe dire che la politica italiana se lo merita, il commissariamento. E che lo meritano quelli che l’hanno votata, la classe politica. Ma verrebbe una cosa lunga ed è domenica. Però, per concludere, se mi è concesso un francesismo: “vedova di Conte” stocazzo. Un saluto cordialissimo.

3 pensieri su “Confessioni di un vedovo di Conte

  1. Gabriele Strazzera

    Ciao vedovo, anche io qui, anche io vedovo.
    Chi conte ?
    No non parlo di pallone, la democrazia, me l hanno uccisa, davanti ai bambini.
    Una fucilata in fronte ,partita da Riyad e arrivata in testa alla mia amata.
    Chi aveva votato la maggioranza, aveva visto comunque una bella prova di forza, a volte spreco di saliva, Ma certe volte faceva piacere.
    Sapere che si è ottenuto democraticamente un aiuto alle persone in difficoltà, che non era ben visto dai mafiosi, e non hanno tutti i torti visto che hanno bisogno di gente afflitta da tristezza e non da Rdc. E poi visto male da altri che detengono il potere mediatico, anche patetico dal mio punto.
    Oggi sono vedovo e succube di una stronza che ora mi impone un condono e domani chissà quale drago sputamerda col sorrisino mi proverà a sedurre, dopo avermi fatto sentire un coglione quanto te, vedovo.
    Anche se vivo all estero quasi 10
    Ti sono vicino
    Tra coglioni è il minimo.
    Buona domenica

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