Il Partito Fonzista Italiano

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renzi fonzie

(ANSA – WOW) Roma, viale Cristoforo Colombo, striscione d’ingresso della Festa Democra… yawn

E’ molto possibile che il sottoscritto sia ormai un insopportabile barbogio.

Ergo, vergando queste bravi righe sullo striscione che sovrasta la Festa Democratica de l’Unità di Roma  (l’Unità l’hanno rimessa quest’anno “perché è un brand storico”, ha spiegato Renzi) è quasi certo che alberghi in me l’ottusa ostilità verso il nuovo che non solo ostacola il cambiamento, ma aveva sin qui imperdonabilmente rallentato la  sinistra italiana verso il raggiungimento di luminosi traguardi tipo a) il 40 per cento dei voti; b) infilare la parola “selfie” in un discorso d’insediamento al parlamento europeo.

Inoltre più invecchio più mi trovo d’accordo con le omelie domenicali di Scalfari, quindi c’è la concreta ipotesi che abbia perso ogni senso dell’umorismo, ogni divertita leggerezza, nonché che tra una settimana al massimo mi lanci verso un tentativo di camminata sulle acque.

Però volevo sottolineare una cosa: il tizio decapitato della foto non è Fonzie.

E’ proprio Renzi.

Il che porrebbe di primo acchito una breve riflessione sul goffo culto della personalità che attraversa l’ormai Ddr (Democratici Definitivamente Renziani)

Ma il punto è proprio un altro: quella foto, posata, storica, è tratta da Chi.

E qui i casi sono due: o l’hanno maldestramente scippata, esponendosi a una possibile denuncia per violazione del copyright (che non avverrà).

Oppure l’hanno comprata.

Cioè hanno pagato l’editore Berlusconi affinché un giornale diretto da Alfonso Signorini, l’uomo che procurò un fidanzato tarocco alla prima delle minorenni adescate per il bunga bunga, la macchina del fard che incastra i nemici di Silvio e cotona chi gli va a genio, cedesse al Pd l’immagine con cui si presenta ufficialmente ai propri sostenitori.

Vostro onore, non ho altre domande.