Caro italiano, adesso i tuoi fratelli siamo noi

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Di Massimo Gramellini*

Caro italiano non integralista che vivi in Occidente, esci allo scoperto. Lo so che esisti, ti ho conosciuto. In privato mi hai confidato tante volte il tuo sgomento per l’eresia reazionaria che ha deformato il concetto di famiglia, trasformando il razzismo in un sentimento eroico, e la tua rabbia verso la criminalità organizzata che si atteggia a nostra alleata e invece finanzia quell’eresia dai tempi di Corrado Alvaro, o di Verga. Il piano dei giovani omertosi è piuttosto chiaro: utilizzano ragazzotti viziati per alimentare la paura e l’odio verso il Sud, così da portare i razzisti al potere in Occidente e creare le condizioni per innescare una guerra di civiltà. È la trama dei fanatici di ogni epoca, la conosciamo bene.

Negli Anni Settanta del secolo scorso il terrorismo di sinistra insanguinò le nostre strade con altri metodi (bersagli simbolici e non indiscriminati) ma identici obiettivi: scatenare la rivoluzione. Fallì quando l’operaio comunista che credeva suo alleato gli fece il vuoto intorno. E l’operaio gli si rivoltò contro perché aveva qualcosa da perdere: una casa, uno stipendio, un pallido benessere. Nessuno, credimi, fa la rivoluzione se ha qualcosa da perdere. Il simbolo di quel cambio di stagione fu il sindacalista Guido Rossa, che pagò con la vita la rottura dell’omertà in fabbrica.

Oggi Guido Rossa sei tu. Ti auguro lunga vita, ma è da te che ci aspettiamo il gesto che può cambiare la trama di questa storia. I farabutti che massacrano in nome della cristianità non vengono dal deserto: sono cresciuti in Occidente e quasi sempre ci sono anche nati. Frequentano i tuoi negozi e le tue chiese, parlano la tua lingua, credono (a modo loro) nella tua religione. Hanno figli che vanno a scuola con i tuoi, mogli che chiacchierano con la tua. Per troppo tempo li hai guardati come dei fratelli che sbagliavano, ma che non andavano traditi. Non condividevi i loro comportamenti, ma non te la sentivi di denunciarli: in qualche caso per paura, ma più spesso per una forma perversa di solidarietà religiosa e razziale.

Adesso però il gioco si è fatto troppo duro e non puoi più restare sull’uscio a osservarlo. Adesso anche tu, come l’operaio comunista di quarant’anni fa, hai qualcosa da perdere. Bene o male l’Occidente ti ha accolto, offrendoti la possibilità di una vita più dignitosa. Ora sei uno di noi. Tuo fratello non è più il massacratore di San Michele di Ganzaria ma il migrante che la sua mazza da baseball ha ridotto in fin di vita. O la ragazza presa a pistolettate dal fratello a Nicotera perché portava la gonna troppo corta. Non puoi continuare a negare l’evidenza o a girarti dall’altra parte. Hai oltrepassato quel confine sottile che separa il menefreghismo dalla complicità.

Facciamo un patto. Noi cercheremo di tenere i nostri razzisti lontani dal governo e di migliorare il livello della sicurezza, anche se è impossibile proteggere ermeticamente ogni persona debole. Tu però devi passare all’azione. Devi prendere le distanze dagli invasati che si sentono invasori e dai mafiosi che li fomentano. Denunciarli, sbugiardarli, controbattere punto su punto le loro idee distorte. Senza di te perderemmo la partita. Ma vorrei ti fosse chiaro che fra gli sconfitti ci saresti anche tu.

 

*testo raccolto da Luca Bottura

10 pensieri su “Caro italiano, adesso i tuoi fratelli siamo noi

  1. Maurizio

    Nessuno dei 2 casi citati nell’articolo è un farabutto che ha massacrato in nome della Cristianità.
    Gli ultimi episodi risalgono alle crociate…
    È lapalissiano che ridurre tutto nell’equazione islam=terrorismo, sia una folle idiozia ma per favore, piantiamola con questo perbenismo ipocrita ad oltranza.
    Altrimenti andrebbe scritto un articolo dello stesso tenore per ogni reato commesso dalle “risorse”.
    Mi domando a ruoli invertiti , se ad ogni attentato subito, i musulmani continuerebbero ad ostentare le nostre pacate e lucide reazioni. Ne è un esempio proprio l’originale articolo di Gramellini da te scimmiottato. Centinaia di morti e sempre a ripetere che non bisogna (giustamente) generalizzare. E se un imam venisse sgozzato da un sedicente stato cristiano???
    D’altronde in ogni paese
    islamico la libertà di culto è difesa strenuamente, vero???
    Credo che a tutti, probabilmente me compreso, manca dell’ imparziale obiettività.

    • Luca Bottura

      un imam è stato ammazzato a new york pochi giorni fa. quanto ai due casi citati, hanno aggredito nel nome della nostra presunta superiorità culturale (sicilia) e nel nome dei nostri costumi tradizionali (calabria). dopodiché, io non scimmiotto ma faccio una parafrasi. al di là di quel che io possa pensare dell’originale. la domanda è: siamo innocenti, noi occidentali? la risposta per me è no. abbracci

    • Ivan

      Va bene che le mode ritornano, ma state rispolverando la legge del taglione? Confrontarsi alla pari di un popolo che non ha avuto l’illuminismo non é considerato un “abbassarsi” per voi di destra?
      Siete preoccupanti, la vostra sete di potere é superiore alla vostra capacità di prevedere le conseguenze di un escalation i cui effetti ricadrebbero esclusivamente sui soliti noti, anziché su voi strateghi da poltrona in campagna elettorale permanente.

  2. enrico

    Intanto miei fratelli proprio per niente prima cosa…. secondo nessuno vi ha chiamato qui pertanto io ora come.or la non ho nulla da.condividere con questa gente.
    Fatta questa premessa, considerando i fatto che vorresti che dalle tue parole dovremmo aprire le.porte e dargli anche il benvenuto, ti dico portateli tutti a.casa tua.

  3. peter

    La presunzione di questo articolo ê già una stupidaggine. Sembra dare per scontato che la grande maggioranza degli italiani siano dei beceri razzisti pronti a spaccare la testa., con mazze da baseball al primo immigrato che incontrano per strada. La solita retorica che generalizza comportamenti di pochi attribuendoli ad una fantomatica maggioranza di italiani che vorrebbero vedere gli immigrati con le teste fracassate. Ma come si puó scrivere cose del genere ? Forse Fazio e la tv ti hanno dato alla testa. E tu Bottura già non scrivi un granché se poi trascrivi cose di altri…. A Gramellini quindi bisognrebbe ricordare che gli italiani sono un pó meglio. Ma a lui piace fare il piacione come in tv e pure a Bottura non dispiace. Banali. Bastava dire che quei tre deficienti andrebbero arrestati e buttata via la chiave..,

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