Una storia non vera sull’evasione fiscale

Standard

Questa non è una storia vera.

Non può essere vera.

Non è vero che ieri ho scritto sui social un’ovvietà sull’evasione fiscale (260 miliardi l’anno: ci si mette in sicurezza tutto il Paese, e ne avanzano) scatenando alcuni consensi e alcune critiche furibonde.

Non è vero che a un certo punto tra i contestatori è apparsa una giovane donna che si è rammaricata di poter fare poco nero, visto che non riceve alcun servizio. Ma che appena può le tasse non le paga.

Non è vero che la ragazza in questione vive in Veneto, dove ci sono tre rotonde pro capite.

Non è vero che a un certo punto un mio amico di Facebook le ha risposto qualcosa del tipo “Parli tu che lavori con lo Stato”.

Non è vero che, nonostante lo pseudonimo, il mio amico era risalito alla vera identità della giovane signora attraverso Google image.

Non è vero che la ragazza in questione mi ha subito bloccato.

Non è vero che ho verificato e la ragazza, un giovane avvocato, ha fatto la consulente legale per un’importantissima azienda di Stato e adesso è nel Cda di una società-parcheggio sempre legata all’azienda di cui sopra.

Non è vero che l’avvocato in questione era stata anche consulente di un sottosegretario nel governo Berlusconi IV.

Non è vero che questa tizia ha la faccia tosta di rivendicare l’evasione fiscale e campa coi miei soldi.

Non può essere vero.

Quindi mi scuso per avervi fatto perdere tempo.

Pagate ‘ste cazzo di tasse.

27 pensieri su “Una storia non vera sull’evasione fiscale

    • Paolo

      Ma xké più si è ladri e piű ci si lamenta? Ma siamo così peggio di tedeschi, francesi, americani ecc…? Siamo nati così è non abbiamo speranza?

      • paola riva

        Mi sembra che ci sia una grande retorita e demagogia nel suo articolo ma chi dirà mai non pagate le tasse un giornalista dovrebbe avere degli argomenti piu’ solidi altrimenti non si va da nessuna parte, abbiamo ad livelli retorici e quant’altro ….

        • Luca Bottura

          ciao paola. demagogia significa dire cose che piacciono al popolo. in un paese che ha 260 miliardi di nero, il popolo (o buona parte di esso) non paga le tasse. ti invito dunque a compiere un gesto non demagogico, quasi rivoluzionario: pagale. ciao

          • paola riva

            Io le pago le tasse sono stata dipendente e adesso pensionata mio marito le paga le tasse i miei figli pagano le tasse fino all’ultimo centesimo proprio perchè ho una certa eta’ e la mia vita è stata tutta improntata sulla legalità, ma sono anche un po’ stanca di sentire cose scontate, sentire persone che ti danno ragione e poi hanno fatto quel cavolo che gli pareva e non pagare le tasse e questo per opportunismo politico e per questo sono molto amareggiata comunque non diro’ mai non pagare le tasse ciao a te

  1. Antonio

    Luca, ti stimo tanto e profondamente… Ma un giorno dovrai trovare il modo di farmi avere un fegato nuovo…
    Non ti fermare mai, per favore.

  2. peter

    E te pareva che la colpa del terremoto non veniva data al feticcio di sempre l’evasore fiscale. Ecchissefrega se quel fesso del sindaco di Amatrice ha speso piú di 400.000 euro per farsi restaurare la scuola con la sabbia anzichê con il cemento armato. Ecchissefrega se quei soldi (che sono di tutti quelli. che le tasse le pagan) vengano buttati via tra scartoffie e burocrazia e incompetenza di chi li amministra. Certo pagatele ste cazzo di tasse. Tanto ci sará sempre qualcuno che quei soldi li butta nel cesso.

    • Luca Bottura

      ciao piero. io non ho stipendi perché sono un libero professionista a partita iva. tra i diversi editori, c’è un signore che vive in svizzera a paga le tasse in svizzera, dove credo siano più esigenti che in italia. ho invece sempre evitato di lavorare, potendomelo finora permettere, per un altro editore che possiede tre reti e paga le tasse in italia, ma a occhio non mi pare una bella persona. grazie per l’attacco personale. a vuoto. un abbraccio (fda)

      • peter

        Caro Luca diversamente da quello che credi, perché hai una tua deformazione mentale, del signore che possiede tre reti mi frega una cippa , mi rode un pó invece che che un altro signore, che possiede tante altre belle cosette, tra cui tante belle cliniche dove molti malati vengono curati con i soldini nostri e lui si riempie le tasche senza restituire niente alle casse dello stato italiano, ma chissá perchè alla svizzera si. Strano vero ?

  3. Manrico Corazzi

    Eppure non ci vuole un genio per capire che se non paghi le tasse lo stato non riesce a erogare i servizi, quindi aumenta il dissenso e l’evasione. Bisognerebbe votare non solo quelli che promettono meno sprechi (e disonestà) ma anche quelli che promettono lotta all’evasione fiscale. A trovarli.

  4. Marco jr Mor

    Non ti amo. Ma seguo le minchiate che scrivi, con attento interesse.
    Un bacio sul lobo dell’orecchio sinistro.
    P.S. io le tasse le pago.

  5. Aldo Frau

    Intanto, per evitare che nelle opere pubbliche gli appalti li vincano i nemici dello Stato, quelli che le tasse le trasformano in affari sporchi, e in cambio ti lasciano strutture fatte con la sabbia al posto del cemento, ci vorrebbe finalmente una certificazione che li escluda dalle gare, magari rilasciata da una autorità statale… Ah! C’è già.

  6. Pierluigi

    Grazie Luca per aver portato l’attenzione su un tema importante,non sempre presente nel dibattito pubblico e talvolta usato strumentalmente. L’evasione fiscale è una questione complessa che pone in gioco una serie di fattori non solo economici, ma anche culturali e sociali. Tra questi, l’idea che ciascuno ha del comportamento altrui, la fiducia nello Stato,la qualità dei servizi pubblici,ecc.ecc. voglio dire che le responsabilità sono diffuse e non limitabili al ‘politico’ o alla ‘casta’ e occorerebbe su questo un serio esame di coscienza. Sicuramente parlarne è utile,partiamo da qui. Quanto alla stima dell’evasione,è disponibile una stima ufficiale e aggiornata che la quantifica in circa 91 miliardi di euro (fonte Ministero dell economia e delle finanze -pagina 80 del documento pubblicato qui http://www.mef.gov.it/documenti-pubblicazioni/rapporti-relazioni/ ). Certo il recupero di questi importi da solo non basta,se non è accompagnato dal miglioramento della classe politica,da una maggiore trasparenza della spesa pubblica e da una maturazione di tutti noi come società civile. Un cordiale saluto.

  7. sergio

    Si accorge qualcuno che il problema è che anche se togli tutta l’evasione la politica non li usa per chiudere il buco nei conti ma se li mette tutti in tasca ? Volesse la politica in un anno la toglie tutta l’evasione..ma poi, chi gliela da piu la tangente a loro se tolgono il nero?

  8. Pierluigi

    Ps. Parliamo in questo caso di imposte non versate e non di imponibile (reddito su cui vengono calcolate le imposte). Quello dei 91 miliardi è quindi un dato netto. Si tratta pur sempre di stime (altrimenti non sarebbe evasione) e ci sono diversi metodi di calcolo per arrivare alla stima (ci sono decine di paper solo su questo aspetto, per dare un’idea della complessità della materia).

  9. Ciao luca sono commerciante e pago tutte le tasse possibili,poi mi danno la multa per un mancato scontrino di 0.35 cent…allora vaffa….il tuo difetto.? Sei un po’ troppo grossolano .iloveyou!

  10. marco roncaglia

    Le tasse sono veramente tante, troppe e difficili da pagare. Secondo me non c’è solo chi le paga e chi non le paga. C’è che ne paga tante, ma non tutte. Magari è stato un periodo magro, magari sa che chiuderà l’azienda e l’anticipo delle tasse per l’anno prossimo, se lo versa, lo rivedrà tra 4/5 anni e quindi tira a tenerlo per poter chiudere le utenze o imbiancare i locali per non perdere l’anticipo… quando i soldi girano è più facile pagare le tasse, ma se devo scegliere tra mandare in gita mio figlio e pagare 85% delle tasse, oppure non mandarlo e pagare il 100% trovo legittima la prima scelta. Poi mi piacerebbe che tutti i dipendenti ricevessero lo stipendio lordo, mi piacerebbe che tutti i mesi ricevessero 2.300/2.400 € e si dovessero sbattere per pagarne 1.200/1.300 di tasse…

Rispondi