No, quindi, la dico semplice così si capisce, no? Praticamente, secondo me, la butto lì, cioè, se tu sei un poveraccio che ha sempre pagato le tasse, no, e tipo ti hanno licenziato, o hai perso il lavoro, o l’azienda, per un qualunque motivo che sia la crisi, o altro, e ti ritrovi con un debito che non riesci a estinguere, ecco, allora è proprio giusto che la prima casa non ti venga pignorata perché, incidentalmente, è l’ultima chance che ti rimane per provare a risalire, è un gesto compassionevole che lo Stato deve fare, perché lo Stato sei tu e dunque, insomma, ci siamo capiti.
Ma se tu sei uno che le tasse le ha evase, che ha rubato in primis a me, che le pago, che ha vissuto negli anni sprezzando i coglioni che cercavano di fare il loro dovere di cittadini, compiendo sacrifici, rinunce, barcamenandosi sulla soglia della povertà, o al di sotto del benessere, o della ricchezza, semplicemente perché ritenevano l’onestà un valore, perché volevano essere persone perbene, ecco, allora, in quel caso, per dire: TU DEVI ANDARE A DORMIRE SOTTO I PONTI, STRONZO, PERCHE’ HAI RUBATO IL MIO PRESENTE E IL MIO FUTURO.
Voglio dire: la pignorereste la prima a casa a Berlusconi?
Ecco, spero che l’analisi non sia stata troppo sofisticata. Un saluto. Grazie.